Misericordia di Firenze, rinnovato il contratto collettivo dei lavoratori
Dopo l’approvazione, con ampio consenso dell’assemblea dei lavoratori e del Corpo Generale dell’ente, è stato firmato da CGIL, CISL e UIL, il nuovo contratto collettivo della Misericordia di Firenze.
Si tratta di un contratto di primo livello, quindi con valenza nazionale, che presto sarà depositato al CNEL, e, per il momento, riguarda solo i dipendenti della Misericordia di Firenze (circa 160) e dell’impresa sociale che gestisce i suoi ambulatori (circa 50). Il nuovo accordo, di durata triennale, prevede un importante intervento di adeguamento per i salari più bassi oltre che l’innalzamento dei livelli d’ingresso. I lavoratori con funzioni di responsabilità passeranno a 40 ore settimanali, mentre per gli altri resteranno le 36 ore. Riprendendo una tendenza che ha caratterizzato molti altri rinnovi degli ultimi anni il premio di produzione sarà sostituito dal 2024 con un sistema di Welfare aziendale che sarà meglio definito nel corso dei prossimi mesi e che potrà essere sfruttato dai lavoratori su una vastissima gamma di opportunità. Di questo meccanismo beneficeranno per la prima volta anche i lavoratori della RSA Villa Laura.
Grazie anche alla disponibilità dei sindacati e delle rappresentanze dei lavoratori il nuovo contratto adotta un nuovo meccanismo di scorrimento orizzontale delle carriere, più attuale sotto il profilo della sua equità e sostenibilità, circostanza di assoluto rilievo per garantire un futuro al sistema dei servizi erogati dalla Arciconfraternita fiorentina, che si fonda prevalentemente sull’opera dei Fratelli e Sorelle che da secoli offrono il loro contributo volontario e rinnovano il legame storico tra la città e la “loro” Misericordia.
Per il Provveditore Bernardo Basetti Sani Vettori “si tratta di un primo passaggio, importante e per niente scontato, del processo di profondo rinnovamento per il quale ho ricevuto mandato dai Confratelli Capi di Guardia, e che coinvolgerà anche gli assetti istituzionali in attuazione della normativa sul Terzo Settore. Nonostante le grandi difficoltà (non solo economiche) degli ultimi anni, che non sottovalutiamo e su cui stiamo rivolgendo tutte le nostre energie, abbiamo creduto fosse giusto con questo investimento dare un segnale per le prospettive future della Misericordia nella quale sia i nostri insostituibili Fratelli e Sorelle, sia i nostri dipendenti, danno il loro meglio nei confronti delle persone alle quali si rivolge il “servizio di Carità” del nostro Ente: sono sicuro che questi sforzi saranno ripagati nei prossimi anni. Restiamo attenti sull’evoluzione della trattativa sul contratto unico del comparto che i sindacati stanno portando avanti con Misericordie ed Anpas e ci auguriamo che possa tenere in considerazione tutti i settori di attività dei nostri enti”.
La Misericordia di Firenze, fondata nel 1244 con i suoi più di 8.000 iscritti - circa 1500 dei quali impegnati attivamente nell’attività di volontariato - eroga ogni anno una moltitudine di servizi ai cittadini: circa 140 mila prestazioni ambulatoriali; 34mila trasporti sociali e sanitari di emergenza; servizi di assistenza alla persona come il telesoccorso, le mutature e il nuovo servizio SIS di supporto alla domiciliarità; servizi di Aiuto Alimentare con i suoi 2 negozi “le 12 Ceste” e l’assistenza diretta; servizi di protezione civile come quelli che la vedono in questi giorni impegnata nel comune di Campi Bisenzio; servizi residenziali svolti attraverso la RA Il Bobolino, al poggio Imperiale, con 115 posti letto e la RSA Villa Laura, a Molino del Piano, con 61 posti letto; la Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze eroga servizi per disabili intellettivi gestiti dalla e che gestisce anche servizi ambulatoriali per la salute mentale e un centro di ricerca sulla disabilità intellettiva.
Fonte: Misericordia di Firenze - Ufficio stampa