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Curare le pinete toscane: fondo regionale da 900mila euro

Un bando per tutelare e curare le pinete di pino domestico: lo ha emesso la Giunta regionale per finanziare interventi selvicolturali, finalizzati ad aumentare la stabilità, a garantire il rinnovo, a diminuire il rischio di incendi o di altre calamità e favorire la tutela ambientale oltre alla gestione del paesaggio, la sicurezza e contrastare il dissesto idrogeologico.

Le risorse, messe a disposizione dal Masaf attraverso la Strategia Forestale Nazionale, ammontano a circa 900 mila euro e sono destinate ai Comuni per interventi sulle superfici in loro proprietà o possesso.

Per ogni singolo progetto è prevista una copertura fino al 100% dei costi sostenuti per gli interventi ammissibili calcolati al netto del valore stimato, o ricavato dalla vendita, del materiale legnoso ottenuto durante l’esecuzione dell’intervento.

"Un bando importante - ha detto il presidente Eugenio Giani - che riguarda realtà che, destinate inizialmente a fini produttivi e ambientali, nel tempo hanno mutato la loro funzione, in seguito all’antropizzazione, accrescendo il loro valore paesaggistico e ambientale".

“Le pinete litoranee della Toscana - ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - rappresentano un ecosistema di alto valore, caratterizzante del territorio toscano, la cui importanza è riconosciuta anche dal Piano di Indirizzo Territoriale che ne promuove la manutenzione e la gestione attiva per salvaguardarne le caratteristiche e la sua funzionalità. Spesso però le pinete litoranee toscane versano in condizioni non eccellenti, fino ad arrivare a situazioni di vero e proprio degrado, perché ormai invecchiate e non in grado di rinnovarsi naturalmente in modo sufficiente. Senza considerare che sono soggette ai danni provocati da vari patogeni, dell’inquinamento o del cambiamento climatico. Tutti questi elementi determinano anche situazioni di forte rischio per la pubblica incolumità a causa dell’elevata propensione agli incendi che le caratterizza e della forte antropizzazione di molte aree attorno alle quali sorgono. Per questo riteniamo prezioso questo bando e ci auguriamo che molti siano i Comuni che aderiscono”.

C’è tempo fino al 31 marzo 2024 per la presentazione dei progetti e delle relative domande di finanziamento.

Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa

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