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Avvocati uniti per il Tribunale a Empoli: un "treno" che ancora deve arrivare in stazione

"Questo treno deve passare da Empoli e qui si deve fermare". Il treno in questione è quello del 'ritorno' del tribunale di Empoli, i passeggeri in attesa i circa 270 partecipanti alla tradizionale cena di gala dell'Associazione Avvocati di Empoli e della Valdelsa che si è tenuta ieri alla Villa Sonnino di San Miniato, il capostazione l'associazione per l'istituzione del tribunale di Empoli, che dopo 5 anni di incontri con i rappresentanti politici richieste formali e 'cammini della speranza' verso Roma, ha ottenuto dal Governo l'impegno a presentare nei prossimi mesi un disegno di legge delega per riformare la geografia giudiziaria. Un importante passo verso l'istituzione del tribunale empolese che però dovrà passare da un tortuoso iter approvativo.

Alle cena di gala dell'AVEV erano presenti non solo avvocati, ma anche magistrati, autorità civili e politiche del territorio, parlamentari toscani e imprenditori, un piccolo spaccato dell'Empolese Valdelsa e non solo che si è unito simbolicamente ad una battaglia che da anni giace sulle scrivanie del Parlamento e che adesso arriva ad un momento di svolta.

"Siamo riusciti a portare alla nostra cena - ha detto Gian Paolo Stefanelli, presidente dell'Associazione Avvocati di Empoli e della Valdelsa - gala 270 persone, con un parterre ben nutrito. Avevamo importanti esponenti dell'autorità giudiziarie, forensi e politiche. Tutti hanno convenuto che Empoli, la Valdelsa e la Zona del Cuoio meritano un tribunale,  che da una parte scarichi il peso ormai insostenibile dei tribunali di Firenze e Pisa, dall'altro dia a questo territorio un tribunale che gli consenta di avere una risposta giudiziaria, snella, veloce e efficiente, sia per le imprese che per i privati cittadini".

Una richiesta, quella del tribunale, che "non è un capriccio", "non è una battaglia campanilistica", come si è più volte ripetuto durante la serata, ma è, dati alla mano, la risposta adeguata ad un territorio che ha le caratteristiche demografiche e imprenditoriali per avere un tribunale.

"Non è un capriccio di noi avvocati, - spiega Stefanelli - altrimenti il progetto si sarebbe arenato prima. Il Comune di Empoli ha messo a disposizione l'immobile, la Regione si accollerà i costi di gestione e ristrutturazione, adesso è sufficiente che il nostro parlamento legiferi revisionando la geografia giudiziaria. Il nuovo tribunale andrebbe a inserirsi in un contesto demografico, territoriale e di PIL che non può che portare all'istituzione del tribunale. Non abbiamo mai portato avanti questa battaglia per motivi campanilistici, speriamo che anche i nostri vicini non ci facciano uno sgambetto. Tutti i cittadini gestiti da i tribunali di Firenze e Pisa siano consapevoli che serva un aiuto e questo può venire da Empoli"

Roberto Nannelli, che per conto dell'associazione per l'istituzione del tribunale di Empoli sta curando i dialoghi con le istituzioni e raccogliendo i dati tecnici a supporto della richiesta, ha fatto il punto della situazione descrivendo nei dettagli quel "treno" che da Roma sembra aver preso la direzione dei tanti territori orfani dei loro tribunali dal 2012.

"Abbiamo fatto decine di viaggi tra Camera, Senato e Ministero, - ha spiegato Nannelli - considerando tutti i partiti perché questa battaglia deve essere di tutti. Recentemente il Ministro Nordio ha fatto una dichiarazione importante sulla riforma della geografia politica. Si sono aperti degli spiragli concreti e abbiamo seguito due strade, il dialogo diretto con il Ministero e una via parlamentare"

A luglio Nannelli avrebbe incontrato il viceministro Francesco Paolo Sisto e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, ottenendo indicazioni su come modificare la richiesta per il tribunale di Empoli per renderla conforme al piano del Governo. Intanto in parlamento si sta unificando i 9 disegni di legge per riorganizzare la  geografia giudiziaria, tra cui quello di iniziativa del consiglio regionale toscano. Nannelli ha incontrato il relatore unico del progetto di legge, Ernesto Rapani, spiegando le necessità di Empoli e le norme da salvaguardare nel processo di unificazione, ottenendo da Rapani rassicurazioni in tal senso. Anche le successive audizioni con i rappresentanti del consiglio regionale toscano sembrano abbiano confermato la volontà del Governo di venire incontro alle richieste del territorio. Il Governo avrebbe accolto le specifiche peculiarità del progetto toscano, tra cui anche l'imprescindibilità del tribunale empolese. Nei giorni scorsi, infine, il sottosegretario Andrea Ostellari ha confermato per le prime settimane del 2024 la presentazione del progetto di legge delega.

"Quando quel progetto sarà presentato allora si farà finalmente sul serio - ha detto Nannelli - e dovremo lavorare tutti insieme per raggiungere l'obiettivo. Ci sarà quindi tanto da lavorare il prossimo anno. Fino ad ora la nostra azione è servita per farci conoscere, questa volta il treno deve passare da Empoli e qui si deve fermare"

La cena è stata ovviamente anche un momento di dell'ordine degli avvocati, ma soprattutto un modo per creare un ponte tra avvocati e l'intera comunità locale. Come da tradizione sono stati consegnati a due giovani neopraticanti il 'Premio d'Inizio Carriera', che quest'anno è andato alla Dott.ssa Giulia Gasparri e al Dott. Riccardo Dell'Omo, e il 'Premio Giuliano Lastraioli' per meriti professionali che è andato all'avvocato Valeria Vezzosi. Non poteva mancare, dopo i recenti fatti di cronaca e alle porte del 25 novembre, una ferma presa di posizione contro il fenomeno del femminicidio, con un ringraziamento in particolare da parte dell'AVEV a tutti quegli avvocati impegnati in questa battaglia di civiltà.

 

 

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