Lavori al complesso di Santa Maria Novella: "Sarà il più grande hub socio culturale di Firenze"
Il museo nazionale dell’Italiano Mundi, ma anche l’ampliamento dell’attuale museo civico e la nuova sala di accoglienza per la città, una nuova biblioteca civica, nuovi spazi per il social housing, la piazza Mediterranea, il presidio di sicurezza dei Carabinieri, e molto altro. Queste le principali funzioni del complesso di Santa Maria Novella, in corso di profonda trasformazione verso un grande spazio polivalente per la città.
"Santa Maria Novella - dichiara il sindaco Dario Nardella, che ieri ha presentato l’avanzamento dei lavori insieme al presidente della Regione Eugenio Giani, alle assessore alla casa Benedetta Albanese e ai lavori pubblici e università Titta Meucci, oltre agli altri partner del progetto - diventerà il più grande hub socio culturale di Firenze, con un investimento pubblico complessivo pari a 37 milioni di euro. I prossimi step sono la fine dei lavori del Mundi, entro l’anno, poi a gennaio presenteremo i nuovi depositi visitabili che conterranno tutte le opere di proprietà del Comune, ed è la prima volta nella storia che lo facciamo, mentre tra febbraio e marzo inizieranno i lavori per il social housing che si affacciano su via della Scala. Seguiranno i lavori per la caffetteria, la biblioteca del quartiere e tutta la parte di accoglienza e informazioni turistiche. Entro 2025 saranno ultimati anche il progetto di Galileo Lab e il museo e archivio Alinari".
"Abbiamo voluto - continua - che Santa Maria Novella non fosse solo un polo turistico ma anche sociale: vanno in questa direzione la nuova biblioteca di quartiere, la nuova piazza pubblica e gli appartamenti di social housing a canone calmierato. E’ anche questo un modo per tentare di preservare la residenza nel centro storico".
Il contesto
Il Complesso Monumentale di Santa Maria Novella è una delle realtà museali più vive della città, con una media di oltre 400.000 visitatori all'anno; per una superficie complessiva di mq 30.000,00, risulta costituito dalla Basilica, dal Convento, risalenti al XIII secolo, inclusi nel Sistema dei Musei Civici Fiorentini e della porzione seicentesca del Monastero Nuovo, occupato fino al 2018 dalla scuola sottufficiali dell’Arma dei carabinieri.
Dal 2012, ovvero da quando grazie all’accordo di valorizzazione tra il Comune di Firenze e il Fondo edifici di culto i primi due contesti monumentali sono fruibili in un percorso di visita unitario ricomponendo così l’inscindibile unità della Basilica e degli ambienti adiacenti. Dal 2017 il Chiostro Grande, il Dormitorio settentrionale e la Cappella del Papa sono stati definitivamente inclusi nel percorso di visita del complesso monumentale, con l’ampliamento della superficie fruibile dagli originali 6000 metri quadrati agli attuali 12.500.
Negli anni si sono susseguiti vari interventi e progetti di ampliamento e riqualificazione, tra i quali spiccano il protocollo con l’Arma dei carabinieri (settembre 2020) che sancisce l'utilizzo ad uso civico di alcuni spazio dei militari e il progetto del Mundi (dicembre 2020) che avrà uno sviluppo di 2000 metri quadrati e un impegno finanziario di 5 milioni e mezzo di euro. i progetti di rigenerazione urbana che si sono susseguiti hanno previsto la compresenza di quattro funzioni: civica, culturale, residenziale, di sicurezza.
I progetti in corso
Le nuova configurazione funzionale approvata dalla giunta nel 2021 ha previsto il presidio di sicurezza dell’Arma, il Mundi, l’ampliamento ulteriore del museo civico di Santa Maria Novella (8000 metri quadrati compreso gli spazi esterni), 4000 metri quadrati di housing sociale, e vari servizi come una nuova biblioteca civica. Prevista anche l’accoglienza dell’archivio Alinari e nuovi spazi culturali per la Farmacia Santa Maria Novella. Nel 2022 si aggiungono nuovi tasselli: il progetto Mediterranea ovvero la grande piazza pubblica negli spazi aperti del Mundi. Il Mundi inoltre vede la prima apertura in anteprima di due sale mentre proseguono poi i lavori interni.
Tra gli altri interventi in corso si segnalano l’arrivo della fototeca comunale e dell’archivio del vecchio museo Firenze com’era, che sarà trasferito dalla biblioteca delle Oblate; il progetto dei depositi museali visitabili che raccoglieranno e renderanno fruibili tutte le opere di proprietà civica che saranno trasferite dai vari depositi cittadini, la nuova sala di accoglienza turistico-museale che ospiterà il nuovo infopoint di piazza Stazione e garantirà razionalità nella distribuzione delle varie attività; Galileo lab ovvero nuovi spazi per il museo Galileo; Santa Maria Novella ospiterà anche un nucleo pensato per l’accoglienza di eventi e di ospiti istituzionali.
Timeline e risorse
Il progetto più consistente è il Mundi (5,5 mln di euro) che vedrà la fine delle opere architettoniche entro il 2023. L’ampliamento del museo e i depositi museali visitabili sfiorano i quattro milioni di euro e anche questi saranno terminati entro dicembre 2023. Il presidio di Carabinieri, la fototeca e la nuova facciata su via della Scala sono ultimati. Per le ulteriori funzioni culturali previste nel masterplan, dalla Biblioteca Civica, la nuova piazza pubblica interna dedicata al Mediterraneo fino all’accoglienza istituzionale, è stata inserita una specifica previsione nel Pon Metro Plus per 6 milioni di euro mentre al social housing sono dedicati due tranche delle monetizzazioni urbanistiche delle trasformazioni in corso in città per circa 1,7 milioni di euro che consentiranno l’avvio dei primi interventi a partire dal febbraio-marzo 2024.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa