"A scuola di stile", la mostra al Libraccio
E' visibile fino al 26 novembre gratuitamente, all'interno di locali de Il Libraccio di via de'Cerretani, la mostra "A scuola di stile", allestimento che si corona domenica 26 alle 11 con la presentazione del libro "Eccoci di nuovo al lavoro. Diari di scuola nelle periferie".
Mostra e presentazione - inseriti nell'ambito de L'Eredità delle donne OFF - hanno l’obiettivo di valorizzare la professione degli insegnanti, in una fase storica e sociale nella quale in diverse occasioni il ruolo dei docenti vede una sottovalutazione. Le maestre elementari sono state in passato (e sono tuttora) veri e propri esempi di empowerment femminile, ed è un dato, questo, che occorre sottolineare soprattutto alle giovani generazioni.
Già dalla metà del secolo scorso le maestre erano le ragazze che avevano la volontà e la tenacia di studiare; inoltre, nei loro incarichi spesso erano nominate in località piccole, distanti da casa, l’insegnamento si svolgeva in “pluriclassi” (classi con allievi dalla prima alla quinta).
L’iniziativa tende a valorizzare il ruolo delle maestre con la presentazione del libro della Maestra toscana Liliana Lensi, "Eccoci di nuovo al lavoro. Diari di scuola nelle periferie", (Tab edizioni, 2022), libro nato dai suoi Diari scolastici e dalle Cronache scolastiche che lei ha scritto nel suo lavoro di insegnante dal 1948 al 1973, a Empoli e in diverse zone dell'area fiorentina.
La presentazione sarà tenuta dalla professoressa Mariangela Giusti, docente universitaria. Rebecca Fedeli, insegnante di lettere presso l'Istituto Alberghiero Saffi, leggerà alcuni brani tratti dal libro.
La mostra fotografica "A Scuola di Stile", nasce da un progetto didattico svolto durante l’anno scolastico 2022/2023 con gli alunni di una classe V indirizzo Moda dell’Istituto Ferraris-Brunelleschi di Empoli. Gli studenti hanno selezionato 27 fotografie che ritraggono la Maestra negli anni del suo insegnamento e hanno osservato e messo in relazione gli abiti con la moda del tempo, realizzando poi le didascalie per ogni fotografia.
Fonte: Ufficio Stampa