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Da detenuti a pizzaioli, il corso nel carcere di Firenze per un nuovo futuro

Presso la Casa Circondariale M. Gozzini di Firenze è stato presentato oggi il corso per diventare ristoratore destinato ai detenuti. Sono intervenuti la direzione dell’istituto circondariale, con il Direttore Tedeschi, la professoressa Maria Paola Monaco per l’Università di Firenze, Nicola Armentano, Consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato alla Promozione Sociale, e di Pierluigi Madeo, per il gruppo Pizzaman.

Sostenuto finanziariamente dalla Città Metropolitana, il progetto coinvolge per ora quattro detenuti.

"Abbiamo sostenuto economicamente questo progetto - sottolinea Nicola Armentano - perché crediamo che gli enti locali del territorio debbano stare accanto alle persone in luoghi di detenzione, per favorirne il reinserimento nella società." Quattro ospiti hanno manifestato interesse ed entusiasmo per il corso e hanno colto l’opportunità di questo strumento messo a loro disposizione".
È stato per questo riattivato un forno del Gozzini che era non utilizzato da diversi anni. "Anche grazie alla pizza possiamo dare futuro a chi vuole ricominciare", chiosa Armentano.
Alla presentazione è intervenuta la delegata dell’Università di Firenze all’Inclusione e diversità Maria Paola Monaco che ha dichiarato: “L’Università di Firenze è l’ideatrice di questo corso nato da un’intuizione condivisa con il direttore del Gozzini – avevamo visto nel giardino del carcere un forno dismesso, non in uso da diversi anni.

Abbiamo così organizzato il corso con il supporto delle istituzioni, e in particolare della Città Metropolitana che si è dichiarata disponibile a sostenerlo economicamente. La Casa Circondariale ‘Mario Gozzini’ fa, infatti, parte del Polo Universitario Penitenziario, attraverso il protocollo sottoscritto con la Regione Toscana.

Questa iniziativa si inserisce in tale contesto perché nel protocollo ci viene indicata la strada per offrire anche delle opportunità di lavoro, come questo corso per pizzaioli, e favorire la possibilità di avere un mestiere”.

"Sono onorato di condividere la mia passione per la pizza come pizzaiolo e docente - spiega Pierluigi Madeo - presso il Penitenziario Mario Gozzini. Attraverso il corso di pizzeria e comunicazione, cerchiamo di ispirare i detenuti, offrendo loro competenze tangibili e una prospettiva positiva per il futuro. La pizza diventa così un veicolo di riabilitazione e speranza, dimostrando il potere trasformativo dell'arte culinaria."

Fonte: Città Metropolitana di Firenze

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