No a nuovi impianti crematori per un anno, la proposta di legge passa in commissione regionale
Impianti crematori: nelle more dell’approvazione del primo Piano regionale di coordinamento e per dodici mesi dall’entrata in vigore della nuova legge regionale, non sarà consentita la realizzazione di nuovi impianti crematori su tutto il territorio regionale, ad eccezione di quelli per i quali i Comuni abbiano già approvato il progetto di costruzione. Questo è quanto dispone la proposta di legge licenziata ieri, martedì 14 novembre, dalla commissione Sanità presieduta da Enrico Sostegni (Pd).
Il provvedimento, che introduce modifiche alla legge regionale 29 del 2004, passa ora all’esame dell’Aula. Si tratta di un testo unificato che raccoglie due diverse proposte di legge, la prima della Giunta regionale, la seconda presentata dai consiglieri di Italia viva, Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci. È previsto dalla legge nazionale che le Regioni debbano elaborare Piani regionali di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni, anche in associazione tra essi, tenendo conto della popolazione residente, dell'indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio comunale.
Nella seduta di ieri, la commissione ha inoltre espresso a maggioranza parere favorevole alle modifiche alla Nota di aggiornamento al Defr 2023 (il Documento di economia e finanza, parere di merito per gli aspetti di competenza), agli interventi normativi collegati alla terza variazione al bilancio di previsione 2023-2025 e alla terza variazione al bilancio di previsione finanziario 2023-2025.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa