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Fine vita e cimiteri, Empoli in Azione propone i 'boschi sacri'

Ospedale San Giuseppe di Empoli

Come partito politico Empoli in Azione vogliamo parlare di un argomento che normalmente non viene trattato nel dibattito politico quotidiano. Ci riferiamo al fine vita e alla gestione del lutto.

Nella società “solida” contadina o della prima industrializzazione, tutte queste pratiche venivano svolte, soprattutto nel nostro paese a maggioranza cattolica, dalla chiesa.

Nella odierna società “liquida”, i grandi cambiamenti introdotti in un primo momento dall’industrializzazione e successivamente dall’informatica, la grande mobilità sociale, la pluralità di tipi di famiglie, la maggiore laicità della società e al contempo la presenza di altre fedi religiose, sono tutti elementi che hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere ma anche il nostro modo di gestire il lutto.

La nostra società è diventata multiculturale e multiconfessionale; quindi, una comunità che si dica aperta e inclusiva dovrebbe garantire a tutti e a tutte indipendentemente dall’orientamento culturale e religioso e filosofico un fine vita dignitoso rispettando e prevedendo anche il diritto e la tutela di un commiato laico.

Le strutture deputate a questa funzione, secondo noi, esprimono il grado di civiltà e di apertura o chiusura di una comunità riguardo ad un argomento così importante.

Questi luoghi in cui parenti, amici e colleghi di lavoro porgono il loro ultimo saluto, dovrebbero essere luoghi che pur nella laicità dovrebbero essere solenni ed adeguati al momento.

Parliamo di luoghi in cui la comunità per l’ultima volta saluta e rende omaggio ad un suo cittadino o cittadina; luoghi dove oltre a ritrovarsi per l’ultimo saluto dovrebbe essere permesso leggere una poesia, leggere un passo di un libro, intonare una canzone.

Gli spazi, l’architettura, gli arredi, gli alberi i prati, dovrebbero ispirare alla solennità, al ricordo, alla meditazione, ma soprattutto al rispetto.

Onestamente, e lo diciamo non per polemica sterile o inutile ma perché vorremmo nascesse una discussione costruttiva, attualmente a Empoli nelle stanze adibite alla Camere del Commiato queste caratteristiche non sono presenti.

La presenza del parcheggio esterno adiacente all’entrata, dove spesso sono parcheggiati furgoni o mezzi impegnati in carico e scarico, introducono ad un unico corridoio freddo dove sulla sinistra sono presenti le stanze per l’esposizione delle salme e a destra sul corridoio una fila di sedie. Si ha più l’impressione di entrare in uno studio dove sono presenti medici di famiglia, non in una sala di commiato.

Quando purtroppo le salme sono tante e quindi anche le visite sono numerose, davvero è difficile trovare quella serenità e solennità che un tale luogo dovrebbe ispirare.

Abbiamo letto che nei prossimi anni grandi interventi edilizi saranno intrapresi nell’Ospedale di Empoli volti a migliorare la funzionalità.

In funzione di questo, come partito politico pensiamo che presto vada trovata un’altra soluzione perché attualmente negli attuali locali della camera del commiato sono senz’altro rispettati gli adempimenti di legge, ma mancano umanità e solennità.

Se prendiamo esempio da altri paesi europei, vediamo che spesso questi luoghi sono immersi nel verde, dove l’interno “parla” con l’esterno, spesso di forma circolare, per consentire a tutti i famigliari e gli amici il giusto raccoglimento o il giusto saluto senza arrecare disturbo agli altri.

L’altro argomento di cui vorremmo parlare è dei cimiteri.

Sappiamo che la gestione di questi luoghi sta diventando un grande problema per le amministrazioni comunali, soprattutto per le città medio-grandi. Mancano posti per le sepolture, le spese di gestione stanno aumentando, diventa molto difficile gestire le esumazioni delle tombe di persone sepolte da tanti anni.

Molti urbanisti hanno denunciato che nei prossimi anni, la gestione di questi siti potrebbe diventare un grave problema per le comunità e che sicuramente andranno individuate altre soluzioni più idonee anche dal punto di vista urbanistico/ambientale.

In alcuni paesi si sta incentivando la pratica della cremazione e soprattutto si stanno creando parchi memoriali o boschi sacri al posto dei cimiteri. In questi parchi già presenti in Giappone, negli Stati Uniti, in Francia e in Inghilterra (green burials) è possibile sia lo spargimento delle ceneri che l’interramento in urne ecologiche o biodegradabili poste in corrispondenza di un albero commemorativo.

Di fatto, al posto di cimiteri si creano nuovi parchi e paesaggi verdi, in cui la morte viene celebrata con alberi, acqua, nidi per gli uccelli, adatti al raccoglimento e alla meditazione, rispettosi dell’ambiente e dell’economia circolare, in linea anche con l’obiettivo 11 dell’agenda 2030.

Soltanto in Italia ogni anno si abbattono diverse decine di chilometri quadrati di bosco per costruire bare, per non parlare del prelievo di marmo dalle cave e dell’impatto sull’ambiente dei loculi in cemento.

Nelle grandi metropoli i cimiteri hanno raggiunto oramai dimensioni di città medie, con gravi problemi nella gestione e nella manutenzione.

Attualmente nella nostra regione alcuni comuni hanno cambiato il regolamento di polizia mortuaria, per prevedere spazi per i “boschi sacri” per realizzare questo tipo di inumazione verde.

Come partito politico Empoli in Azione, chiediamo quindi si apra una discussione anche nella nostra città per valutare la possibilità di adottare questa soluzione anche nel nostro Comune coinvolgendo nel dibattito la cittadinanza, i partiti politici e le varie fedi religiose presenti nella nostra zona.

Sappiamo di aver toccato un argomento difficile ma pensiamo anche che una società che si dica aperta, inclusiva, rispettosa dell’ambiente e delle diversità lo debba dimostrare dalla nascita fino alla morte

Fonte: Empoli in Azione

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