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Colonie feline "realtà fluide a Castelfiorentino", le proposte di Europa Verde

Un po' di “regole” per tutelare i gatti che come molti altri animali sono definiti esseri senzienti: l'Europa come lo Stato italiano, le Regioni, la Province, i Comuni sono i soggetti istituzionali riconosciuti a tutelare i gatti, per contenere il randagismo e mantenerli per quanto possibile in salute con l'aiuto e la collaborazione dei cittadini organizzati anche nella forma più attiva del volontariato.

Il trattato sul funzionamento della Comunità Europea (TFUE) del 2007 all'articolo 13 definisce gli animali esseri senzienti tutelati dalla legge quadro n. 281 del 1991 e delega le Regioni ad attuarne i principi con apposite norme ai livelli di Regione e Provincia fino alle amministrazioni comunali che dovrebbero attenersi all'art. 4 del decreto legislativo 267 del 2000 che nello specifico dà al sindaco quale ufficiale di Governo il compito di prevenire ed eliminare pericoli gravi che possono minacciare l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, attivando anche specifici regolamenti comunali per le colonie feline in particolare con la registrazione di un documento che impegni il delegato/a o gattaro/a nella corretta gestione della colonia.

Il responsabile della colonia, formalmente riconosciuta, vedrà sostenute le spese veterinarie da parte del comune che può e per Europa Verde dovrebbe avviare meccanismi per ulteriori aiuti necessari alla sopravvivenza della colonia.

E' con la legge regionale 59 del 2009 articolo 34 che si menziona nel dettaglio la necessità di tutelare gli animali in particolare le colonie feline che secondo l'ASL sul territorio di Castelfiorentino sono state effettuate 35 sterilizzazioni su i gatti presenti in 22 colonie mentre agli agli atti del Comune risultano solo 8 colonie curate da oltre 10 volontari.

E' evidente la necessità di più verifiche e controlli sul campo per una realtà che come quella delle colonie è sicuramente fluida.

Europa Verde propone di attivare corsi specifici sulle problematiche delle relazioni con i gatti e la consegna di un patentino, finanziamenti sufficienti per l'acquisto di cibo oltre alla possibilità di prelevare e riutilizzare il cibo avanzato ma non aperto delle mense.

La colonia, minimo due gatti, dovrà essere riconosciuta con un documento che ne definisca le caratteristiche sia che viva in un territorio urbano edificato, pubblico o privato e che sia accudita o meno dai cittadini.

Gli animali di affezione sono una buona compagnia per molte persone, una convivenza e un legame che si manifestano da parte del gatto con un linguaggio molto articolato e complesso.

Ridurre abitudini e comportamenti del gatto domestico all'interno di una cornice di norme se pur utili agli umani può contrastare con il senso di libertà innato nel gatto capace di manifestare nei modi che ritiene più diversi il suo affetto ma anche lo scontento certe volte difficile da gestire.

La comunicazione con i gatti randagi, delle colonie o domestici è parte di uno scambio di linguaggi che avvicina gli esseri viventi sul terreno comune che ci piace chiamare dell'amicizia, il gatto domestico, ad esempio, per farsi capire dispone di almeno 16 suoni non sempre di facile interpretazione.

E' una convivenza suggestiva che eleva la complicità positiva fra animali ed umani, un contatto sinergico fra relazioni il più possibile naturale per un piccolo mammifero che ci accompagna da migliaia di anni con fedeltà ma in piena libertà.

 

Fonte: Europa Verde Castelfiorentino

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