Corteo Cgil nella Piana fiorentina "contro licenziamenti, precarietà, sfruttamento"
"La Piana unita per la legalità e il lavoro": è la manifestazione, organizzata dalla Cgil Firenze, in programma martedì 31 ottobre a Sesto Fiorentino. Una manifestazione "contro i licenziamenti, la precarietà, lo sfruttamento. Sulla Piana fiorentina tira una brutta aria, vogliamo un nuovo modello di sviluppo fondato sul lavoro", dice il segretario generale di Cgil Firenze Bernardo Marasco. Concentramento alle 9:45 davanti al Cartonificio Fiorentino in viale Ariosto 420, corteo (partenza alle 10) fino a piazza Vittorio Veneto. Qui si terranno gli interventi di delegati, delegate, lavoratori e lavoratrici delle aziende della Piana fiorentina come Electro System, Qf-ex Gkn, appalti Mondo convenienza, Cartonificio Fiorentino (a cui si aggiungerà la testimonianza di un lavoratore straniero "liberato" dallo sfruttamento sul lavoro). A questi interventi seguiranno quelli dei sindaci di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, di Calenzano Riccardo Prestini e di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. Conclusioni affidate al segretario generale di Cgil Firenze Bernardo Marasco.
LA PRESENTAZIONE
Sulla Piana fiorentina tira una brutta aria: tra vecchie e nuove vertenze, chiusure, delocalizzazioni e nuove casse integrazioni stiamo assistendo ad un peggioramento della condizione occupazionale che non ci piace per niente. Da tempo denunciamo, anche a livello nazionale, che la mancata centralità del valore lavoro nel governo delle politiche pubbliche e di investimento, e il libero predominio della rendita e della finanza sull’economia reale, stanno producendo mostri e crisi le cui conseguenze ricadono troppo spesso sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’ECONOMIA
Nella Piana fiorentina sono insediate circa il 24% delle imprese presenti in Toscana, che producono quasi un terzo del Pil regionale (a fronte di una popolazione del 20%). Solo a Sesto Fiorentino risultano circa 4.467 imprese (di cui circa 1.000 nella sola manifattura e oltre 1.200 nel commercio) con 22.753 addetti.
Gli avviamenti sui comuni di Sesto, Campi e Calenzano nel 2022 sono stati circa 28.500 (di cui oltre il 70% precari/a termine), in aumento comunque rispetto al 2021, mentre le iscrizioni alla disoccupazione nel 2022 sono state 4.515, in aumento rispetto all’anno precedente del 15%.
Oggi, l’ennesima crisi, scatenata questa volta dalle forti tensioni internazionali, si abbatte come sempre su un sistema economico fragile, formato da piccole medie imprese spesso indebitate che investono poco in innovazione e che scaricano sui lavoratori le proprie debolezze o incapacità, in un mondo del lavoro precario e frammentato.
Tutto ciò rischia di travolgerci e di dividerci ancora di più creando altri drammi umani e familiari.
LE VERTENZE E LO SFRUTTAMENTO
La sorte incerta degli oltre 80 lavoratori del Cartonificio Fiorentino, la perdita del posto di lavoro dei circa 65 somministrati della Electro System di Campi Bisenzio, il licenziamento dei 185 lavoratori della ex Gkn-QF, ed un aumento diffuso della cassa integrazione per il calo degli ordini internazionali in alcuni settori come quello della filiera della moda, sono solo alcune delle criticità che da più o meno tempo stiamo affrontando sul territorio.
Per non parlare dell’emergere di situazioni di sfruttamento e illegalità sulle quali siamo intervenuti, sia ripristinando il dovuto legittimo percorso sindacale (come nel percorso di passaggio al contratto della logistica dei lavoratori della RL2 e nella difesa delle condizioni degli altri appalti di Mondo Convenienza), sia sostenendo quelle piccole imprese di subappalti della moda dove abbiamo aiutato i lavoratori a denunciare e a ritrovare un nuovo lavoro in condizioni di rispetto e dignità.
Martedì saremo in piazza con lavoratori, lavoratrici e istituzioni e come Cgil lanceremo con forza un appello al governo affinché non giochi a nascondino con i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori di questo territorio; chiederemo poi alle istituzioni che continuino a rimanere al nostro fianco. Alla classe imprenditoriale, ai dirigenti delle multinazionali senza scrupoli diremo che non ci siamo arresi e non ci arrenderemo, continuando a lottare uniti per la legalità e per il lavoro.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio stampa