Caporeparto fascista e razzista, il caso di Montecalvoli va in Senato
La senatrice Ylenia Zambito, insieme ai colleghi Silvio Franceschelli e Dario Parrini, ha presentato un'interrogazione indirizzata alla ministra del Lavoro e delle politiche sociali Calderone e al ministro dell'Interno Piantedosi sulla vicenda di razzismo e rievocazione fascista avvenuta alle Officine Ristori, azienda metalmeccanica di Montecalvoli.
“Da quanto appreso, un caporeparto avrebbe offeso dei lavoratori, avendo reiterato più volte insulti a sfondo razziale indirizzati a degli operai, molti dei quali extracomunitari di provenienza africana – afferma la senatrice del Partito democratico –. L'uomo avrebbe addirittura indossato una maglietta inneggiante al fascismo, aggiungendo alle gravi affermazioni razziste anche riferimenti evocativi del periodo in cui l'Italia era soggiogata dal regime fascista che portò al disastro il nostro Paese dopo oltre venti anni di repressione e soppressione delle libertà democratiche”.
Intanto, della vicenda si è interessato anche il commissariato di Pontedera, che ha raccolto informazioni su quanto avvenuto e avviato indagini.
“Non possiamo tollerare ed anzi dobbiamo condannare con assoluta fermezza, atti e fraseggi ispirati al fascismo ed al razzismo ricordando che questi gravi comportamenti sono da perseguire e sanzionare – prosegue la parlamentare –. In aggiunta al fatto che l'azienda ad oggi non ha assunto alcuna iniziativa per sanzionare l'indecente atteggiamento, nonostante la reazione sdegnata dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, chiediamo al Governo quali iniziative di competenza intenda assumere affinché sia fatta piena luce sui denunciati episodi di razzismo accaduti e vengano valutati sia i comportamenti assunti dall’autore delle offese che eventuali omissioni da parte dell’azienda nel sanzionare immediatamente tali atteggiamenti vigilando che sulla vicenda vengano assunti adeguati provvedimenti”.
“Infine, si chiede ai Ministri quali iniziative di competenza intendano assumere per prevenire e contrastare episodi di violenza verbale a contenuto razzista e apologetica del fascismo in particolare nei luoghi di lavoro e da parte di chi, all’interno dell’organizzazione del lavoro, riveste ruoli di responsabilità”, conclude Zambito.