Grande festa per i 150 anni della Società Ginnastica Ferrucci Libertas
Entusiasmo e partecipazione giovedì scorso al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, dove la società Ginnastica Ferrucci Libertas ha festeggiato il suo 150° anno di attività con una cerimonia collettiva che ha unito in un unico abbraccio ginnasti e tecnici del passato con i ragazzi e le ragazze che oggi difendono i colori della società sportiva più longeva della città. Tutti i loro nomi sono contenuti nel volume celebrativo "Ferrucci Libertas. 150 anni di ginnastica a Pistoia" (Alvivo Edizioni) realizzato con il prezioso contributo di Chianti Banca e presentato dallo storico Claudio Rosati insieme all'autore Filippo Mazzoni.
Dopo la diffusione dell'inno originale della società e i video saluti del presidente Franco Picchiarini, all'estero per lavoro, e del campione olimpico Jury Chechi, amico di vecchia data della società, sul palco si sono avvicendati atleti e tecnici del passato e del presente per ricevere un riconoscimento speciale: particolarmente lunghi e affettuosi sono stati gli applausi all'indirizzo dell'ultranovantenne Athos Frosini, decano dei tecnici della ginnastica pistoiese e direttore tecnico della società per oltre 40 anni, e di Cristina Moncini, in società dal 1967 prima come atleta e poi come allenatrice della ginnastica artistica femminile. Hanno ricevuto un riconoscimento anche gli ex responsabili tecnici Matteo Massetani e Tiziano Adolfetti, gli atleti Monica Giovannelli, Roberto Carradori, Andrea Cianferoni, Loredana Inglesi (che ha ritirato anche la targa dedicata alla memoria di suo padre Oreste, direttore tecnico negli anni '50/'60), Francesco Castellitto e Andrea Spinicci (questi ultimi due ancora in attività). A tutti loro, così come a tanti altri che hanno dedicato parte della propria vita alla ginnastica, la società ha voluto dire grazie per aver contribuito a tener viva la Ferrucci Libertas nonostante le tante difficoltà incontrate nel suo lungo percorso.
Infine, in un compleanno a tutti gli effetti non potevano mancare le candeline, spente simbolicamente da tre giovanissimi rappresentanti delle tre discipline: artistica maschile, artistica femminile e ritmica. Subito dopo il palco del teatro è stato invaso festosamente da tutti i giovani atleti presenti in platea, per intonare l'inno di Mameli (quasi coetaneo della società) e posare per la rituale foto di gruppo. Con l'auspicio che, tra un secolo e mezzo, possa entrare a far parte del prossimo libro celebrativo firmato Ferrucci Libertas.
Fonte: Ufficio Stampa