No a una via a Pertini, la difesa del sindaco e le reazioni
Il sindaco Mario Parini: "Non era la sede per la richiesta"
Il succo della storia fino a qui. 25 marzo 2021: nel corso del Consiglio comunale di Lucca venne bocciata la mozione che richiedeva l’intitolazione di uno spazio pubblico a due giudici eroi nazionali della lotta alla mafia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Votarono no coloro che allora erano maggioranza ed oggi siedono nei banchi della minoranza, gli stessi che oggi ci gridano contro negli emicicli istituzionali. Quella volta però non ci furono lanci di agenzie e titoli di testate nazionali. Perché? A voi la risposta. Martedì sera in Consiglio comunale – in merito alla mozione per l’intitolazione di una strada o piazza a Sandro Pertini - nessuno è entrato nel merito della figura storica dell’ex Presidente della Repubblica.
È stato solo fatto presente che quella non era la sede per la richiesta, che l’amministrazione ha una ‘road map’ (anche) sulle intitolazioni, come evidenziato dalla recente creazione di una apposita commissione toponomastica, che non esisteva da anni: in quella commissione si discutono le intitolazioni di strade e piazze.
In tutto questo dispiace che una figura significativa come Sandro Pertini sia stata palesemente strumentalizzata ai fini di un attacco politico studiato e coordinato da una minoranza che - di fatto - si dimostra incapace di uscire dal contenitore della propaganda ideologica invece di fare proposte concrete per migliorare la vita quotidiana dei cittadini.
Una minoranza composta da ex amministratori pubblici, che in queste ultime ore ha dato il peggio di se non solo riportando pubblicamente false dichiarazioni attribuite al sottoscritto, non rispettando i tempi e le regole del Consiglio comunale, sbagliando (volutamente?) l’iter burocratico da seguire e dimostrando quindi di non puntare a raggiungere il risultato, ma anche – e soprattutto – dimostrando scarso rispetto per il Presidente Sandro Pertini, usato come arma contro l’avversario politico in assenza di argomentazioni più solide per fare opposizione.
Si straparla di mantenere viva la democrazia, ma essa vacilla quando si scontra contro postulati ideologici che mirano a condizionare il sano e civico libero arbitrio. E la libertà di pensiero garantita dalla nostra Costituzione muore – per sua natura – di fronte a qualsiasi tipologia di dogma.
I cittadini questo lo sanno e non si fermano alle apparenze, ma indagano più in profondità una realtà che raramente è superficiale come le strumentalizzazioni che si propongono di insegnare in termini assoluti cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Il centrosinistra: "Figuraccia, a Falcone e Borsellino una piazza con noi"
“Quando la toppa è peggiore del buco: sindaco Pardini faccia marcia indietro, chieda scusa ai lucchesi per l’ennesima brutta figura e abbia il coraggio di intitolare una strada a Sandro Pertini”. I gruppi di opposizione del consiglio comunale di Lucca (Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra con Lucca - Sinistra civica ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca Civica-Volt-Lucca è popolare, Gruppo misto) rispondono al sindaco Mario Pardini.
“Il sindaco di destra Mario Pardini - spiegano - in evidente imbarazzo per la brutta figura che lui e la sua maggioranza stanno facendo a livello nazionale, su tutti i media, per provare a giustificare la bocciatura della mozione proposta dai gruppi di centrosinistra che semplicemente chiedeva la possibilità di intitolare una strada al Presidente Sandro Pertini, cerca di distogliere l’attenzione raccontando l’ennesima bugia ai cittadini lucchesi e tentando un volo pindarico nel quale, secondo lui, la precedente amministrazione comunale non avrebbe intitolato uno spazio pubblico ai giudici antimafia Falcone e Borsellino. Niente di più falso: l’unico assente, il 23 maggio 2022, per i 30 anni dalla strage di Capaci, a Sant’Anna, nello spazio antistante la scuola primaria di via Matteotti, in occasione dell’intitolazione della piazza ai due magistrati simbolo dell’antimafia, è stato solo lui, Mario Pardini. Fosse stato presente avrebbe scoperto che non solo a Lucca la precedente amministrazione ha proceduto a intitolare uno spazio pubblico a Falcone e Borsellino, ma il progetto è stato costruito e portato avanti dai bambini della scuola di Sant’Anna, con un lavoro sulla legalità, sulla democrazia e sulla partecipazione da cui avrebbe molto da imparare lo stesso sindaco”.
“Se le televisioni nazionali all’epoca - continuano - non si sono interessate di Lucca quando fu bocciata la mozione di Casapound su Falcone e Borsellino - quella sì, strumentale - è perché al tempo c’era già un percorso avviato dal Comune con le scuole per arrivare all’intitolazione stessa e l’allora sindaco di Lucca, al quale (a differenza di Pardini) non mancava il coraggio, si alzò in piedi e disse che a Lucca ci sarebbe stata presto un’intitolazione a prescindere dalle provocazioni della destra dalla memoria selettiva. E così è stato, il 23 maggio 2022”.
“Se questa acrobazia di Pardini - concludono - sta a significare un cambio di idea e che quindi accetterà di intitolare una strada a Pertini, sconfessando coloro che lo tengono in ostaggio, prendiamo atto della marcia indietro e del fatto che questa sia diventata una priorità. Che dalle parole allora si passi ai fatti. Se invece è solo un modo per spostare l’attenzione, si informi almeno il sindaco di quello che dice, prima di mentire ai cittadini e di farsi portavoce dell’ennesima figuretta, della quale l’hanno probabilmente male informato i suoi più stretti - e un po’ distratti - collaboratori. Lucca si candida per diventare capitale italiana della cultura, ma da oltre un anno finisce agli onori della cronaca nazionale solo per le scelte di parte e divisive di questa giunta, che rinnega storia e memoria in favore di un revisionismo che è fuori dal tempo e dal più semplice rispetto delle istituzioni democratiche. Attendiamo (non molto) fiduciosi”.
Zucconi (FdI): "Piazza Pertini si farà"
- "Sono rimasto stupefatto dalla bocciatura del Consiglio Comunale di Lucca rispetto alla mozione delle minoranze in cui si proponeva l'intitolazione di una piazza a Sandro Pertini e in particolare dalle modalità in cui ciò e avvenuto". Lo scrive in una nota il Deputato e Vice Coordinatore Regionale della Toscana di Fratelli d'Italia, Riccardo Zucconi.
"Il fatto che la proposta delle sinistre fosse posta in modo propagandistico, volutamente provocatorio e che sostanzialmente abbia usato la figura stessa di Pertini per una bassa ma grave strumentalizzazione politica, non giustifica le reazioni riscontrate. Il fatto che i partiti di sinistra proponenti abbiano governato Lucca per decine di anni senza mai attuare quella intitolazione non deve interessarci più di tanto se non per confermare la connotazione strumentale della loro attuale proposta".
Sottolinea Zucconi: "Sandro Pertini è stato un Presidente della Repubblica Italiana e chi ha senso delle Istituzioni e dello Stato deve rispettare la sua figura. Fratelli d'Italia, in particolare e per segnare anche la differenza rispetto alla faziosità dimostrata in passato dai partiti della sinistra su temi analoghi, deve essere il primo Partito a dimostrare questo rispetto che prescinde da valutazioni partitiche".
Il vice coordinatore Regionale aggiunge inoltre che "chi non si attiene a questo doveroso indirizzo nuoce al nostro Partito e non onora le Istituzioni. Il principio è che non si devono neppure accettare provocazioni su temi fondamentali come questo e sono certo quindi che l'Amministrazione di Lucca, a cui era rivolta la Mozione in questione come atto di indirizzo, a prescindere da quanto avvenuto, porterà nella Commissione Toponomastica che già sta lavorando a riguardo, la proposta per la intitolazione al Presidente Pertini di un luogo di Lucca".
Fratoianni (SI): "Pertini a questa destra fa venire l’orticaria"
I cittadini di Lucca non si meritano spettacoli indecorosi come quello che la maggioranza di destra e la giunta comunale hanno offerto nel consiglio comunale della città toscana: negare l’intitolazione di una piazza ad un ex presidente della Repubblica italiana, peraltro il più amato dagli italiani, è davvero stupido, ed è ancora più grave se accompagnata da schiamazzi e arrogante paccottiglia verbale neofascista.
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
"Certo Sandro Pertini è stato un famoso comandante partigiano - prosegue il leader di SI - e un irriducibile avversario del regime fascista, oltre che per tanti anni un prestigioso ed autorevole rappresentante delle Istituzioni democratiche del nostro Paese : evidentemente uno come Pertini a questa destra fa venire l’orticaria".
"Per Meloni e Tajani - conclude Fratoianni - è tutto normale? Non pensano che sia il momento di intervenire? E anche il prefetto di Lucca intende assistere inerte a questo sconcezza che offende le Istituzioni del Paese?"