Prosciutti dal mondo, degustazione solidale all'Enoteca Falorni

Degustazione e solidarietà: si svolgerà all’Enoteca Falorni di Greve in Chianti (Firenze), domenica 5 novembre, dalle 12 alle 18, la giornata di beneficenza e scoperta del gusto con i migliori prosciutti del mondo, il cui ricavato andrà alla cooperativa sociale La Stadera, per il progetto "Oggi a lavoro", dedicato all’inserimento lavorativo di ragazzi disabili o con disturbi specifici all’interno del Bar Sociale PostAzione. ll costo della degustazione è di 50 euro (per prenotare un tavolo, si può chiamare l’Enoteca ai numeri 055 8546404 o 338 1979614).

Dal Prosciutto crudo di casa a firma Falorni di "Cinta Senese DOP" allo spagnolo Jamon Joselito Gran Reserva del 2018, dai suini neri del crudo NebroDok della famiglia Dall’Ava a prosciutto da 36 mesi firmato da Rosa dell’Angelo: i prosciutti più prelibati sulla piazza saranno degustati in abbinamento ai vini dei Viticoltori di Greve, per una giornata che sposa la migliore ricerca alimentare con le buone azioni, rivolte a chi porta un miglioramento per i più giovani in difficoltà nel territorio. La Stadera Cooperativa Sociale Onlus, costituita nel dicembre 2004, è formata da un gruppo di giovani soci educatori che da anni lavorano insieme nel territorio del Chianti e zone limitrofe, occupandosi in particolare di minori diversamente abili, con disturbi specifici o in situazioni di disagio, attraverso progetti e interventi mirati. In particolare, il ricavato della degustazione andrà a partecipare al progetto "Oggi a lavoro", che prevede l'inserimento lavorativo di persone con disabilità all'interno del Bar sociale PostAzione come figure di supporto per i baristi. L'inserimento sarà seguito da un educatore professionale che favorirà l'integrazione dei ragazzi coinvolti nei cicli di lavoro, con mansioni specifiche e consone allo sviluppo delle potenzialità della persona ed al mantenimento delle competenze acquisite durante il percorso scolastico. In questo modo, la cooperativa agisce per promuovere l’autonomia e l’integrazione dei lavoratori disabili in società, rafforzando le loro capacità relazionali, al fine di promuovere una cultura del lavoro inclusiva.

Per gli amanti del gusto e della ricerca artigianale, l’Enoteca Falorni presenterà nella giornata i protagonisti della degustazione, a cominciare proprio dal prodotto di casa, il Prosciutto Falorni da "Cinta Senese DOP": riconoscibile per la lunghezza dell’ossatura, dal sapore intenso e prolungato, le poche parti grasse hanno un gusto molto delicato; stagionato per oltre 15 mesi, è buono in ogni momento, da sciogliere in bocca e da assaporare da solo.

Ospite internazionale sarà il Jamon Joselito Gran Reserva del 2018, prodotto dell’azienda Joselito - nata nel 1868 nella piccola città di Guijuelo (a Salamanca, Spagna), dove sono già 6 le generazioni della stessa famiglia succedute - è stato dichiarato “El mejor Jamon del mundo”: proviene dai migliori suini allevati in modo estensivo che permette loro di nutrirsi in modo naturale, prevalentemente con ghiande. La stagionatura, di oltre 42 mesi nelle cantine, determina la qualità del prosciutto, lavorato in modo assolutamente naturale.

Arriva dalla famiglia friulana Dall’Ava l’altro ospite della giornata, dall’esplorazione dell’universo delle razze suine, alla ricerca di maiali diversi dal Suino Pesante Padano, tradizionalmente utilizzato per il San Daniele. Il crudo NebroDok viene dal Suino Nero dei Monti Nebrodi in Sicilia, allevato allo stato brado e si ciba della vegetazione del sottobosco: due caratteristiche che rendono le sue carni deliziosamente saporite. Gli allevatori lo macellano generalmente presto, a circa un anno dalla nascita, motivo per cui ha una disponibilità limitata, caratteristica che lo rende ancora più originale.

Infine, il Prosciutto crudo maiale nero Rosa dell’Angelo 36 mesi, dal colore rosso carico e gusto intenso, ricorda il profumo del bosco e ha una dolcezza profonda che nasce dal tipo di allevamento all’aperto e dall’alimentazione. Viene allevato all’aperto in ampi spazi collinari a Rivalta in provincia di Parma, sotto il sole, il vento e la pioggia: il maiale è libero di nutrirsi di erba fresca, radici, tuberi, bacche e ghiande che trova in natura, a cui si aggiungono cereali e legumi. La produzione avviene nel prosciuttificio di Traversetolo e rigorosamente artigianale, fatta a mano e senza utilizzo di additivi, con stagionatura di minimo 36 mesi.

Fonte: Ufficio stampa

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