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Ubriachi e pregiudicati nel locale pubblico, sospesa licenza per 10 giorni a Novoli

Il questore Auriemma

Da oggi è scattata la sospensione della licenza per 10 giorni per un esercizio pubblico nel quartiere Novoli disposta dal Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma.
Il provvedimento, notificato ieri dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Firenze, è stato adottato a seguito di quanto ricostruito, nel corso di molteplici controlli, dagli agenti della Polizia di Stato impegnati nei servizi di prevenzione e controllo del territorio.

Il pubblico esercizio, infatti, secondo quanto emerso, sarebbe spesso frequento anche da persone già note alle forze di polizia per reati contro il patrimonio o la persona.

Nel corso dei controlli, inoltre, i poliziotti avrebbero poi anche constatato la presenza di persone alterate dall’abuso di alcol.

Nel provvedimento, infatti, è evidenziato come sia emersa dai fatti in questione una situazione di pericolosità, avvertita e segnalata anche dai residenti della zona tramite i comitati cittadini.

Il questore ha quindi ritenuto la sussistenza delle condizioni di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza tale da dover intervenire e sospenderne la licenza per 10 giorni.

Il giorno prima il Questore Maurizio Auriemma aveva invece sospeso per 30 giorni la licenza ad un esercizio pubblico in prossimità del parco delle Cascine.

Il provvedimento, elaborato dalla Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Firenze è stato emesso a seguito dell’aggressione avvenuta nei giorni scorsi nei confronti di un cliente dell’esercizio e per la quale sono ancora in corso indagini.

Secondo quanto ricostruito almeno quattro persone, armati con mazze da baseball ed un quinto con un machete, avrebbero colpito la vittima con estrema efferatezza e violenza, provocandogli lesioni giudicate guaribili con almeno 40 giorni di prognosi.

I Carabinieri della Stazione di Firenze Santa Maria Novella hanno inoltre ricostruito anche altri recenti episodi che hanno inevitabilmente finito per creare turbative all’ordine e alla sicurezza pubblica.

Fonte: Questura di Firenze

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