Scomparso l'architetto Andrea Branzi: dedicò la sua tesi di laurea a Prato
Aveva dedicato la sua tesi di laurea a Prato, nel 1966, Andrea Branzi, e sempre a Prato lo scorso 16 dicembre 2022 era intervenuto, da remoto, in uno dei suoi ultimi interventi pubblici, a "SEEDS International Symposium of Landscape Urbanism", organizzato all’Urban Center del Centro Pecci, con la curatela di Elisa Cattaneo.
Anche la città di Prato piange quindi la scomparsa dell’architetto fiorentino nato a Firenze il 30 novembre 1938, già docente al Politecnico di Milano, che nel 1966 aveva dato vita ad uno dei progetti più interessanti del panorama progettuale dei successivi decenni: Archizoom Associati, fondato con Paolo Deganello, Massimo Morozzi e Gilberto Corretti.
La tesi di Laurea di Andrea Branzi del 1966 "Free-Time Facilitis a Prato - Luna park permanente" è conservata al Centro Pompidou di Parigi. Nel suo intervento a dicembre 2022 all'Urban Center del Centro Pecci, Branzi ha ricordato che la No Stop City di Archizoom nasceva anche dall'osservazione di quel paesaggio ubano fatto di fabbriche tessili pratesi illuminate anche di notte: un esterno/interno continuo sempre al lavoro. C'è un filo costante che lega la città di Prato ad Andrea Branzi fino dalla sua tesi e che è stato riannodato grazie all'incontro con Elisa Cattaneo, dal luglio del 2017, in occasione dell'avvio del percorso partecipativo Prato al Futuro, sempre al Centro Pecci.
Sulla scomparsa di Branzi, le parole dell’assessore all’Urbanistica di Prato, Valerio Barberis: "Esprimo il cordoglio mio, dell’amministrazione e dell’Urban Center che lo ha avuto recente protagonista per la scomparsa di Andrea Branzi, una delle figure di intellettuale italiano più influenti della sua generazione. Ha plasmato il modo di osservare il mondo a generazioni di architetti, paesaggisti, urbanisti, artisti, designer. Ha plasmato anche il mio".
Fonte: Comune di Prato - Ufficio stampa