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"No Multiutility", a Empoli un'assemblea pubblica organizzata dal Movimento 5 Stelle

Irene Galletti

Martedì 3 ottobre, su iniziativa della presidente del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Toscana Irene Galletti, si è tenuta presso il Circolo ARCI Sant’Andrea di Empoli, l’assemblea pubblica dal titolo "No Multiutility”, un evento sulle ragioni della contrarietà del Movimento 5 Stelle, dei comitati e dei sindacati, rispetto all’ipotesi di quotazione in borsa dei servizi pubblici comunali.

Sono intervenuti Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana; Fausto Bosco, RSU Acque Spa; Maurizio Brotini, Ufficio di Programma CGIL Toscana; Marco Cardone, Coordinamento Associazioni No Multiutility; Anna Baldi, M5S Empoli; Fabrizio Macchi, M5S Castelfiorentino; Fabrizia Morelli, M5S Fucecchio; Beatrice Cioni e Leonardo Masi, Buongiorno Empoli.

LE VOCI
Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana: “Se, come sembra anche da alcune dichiarazioni sulla stampa, la creazione di un gigante destinato a essere quotato in borsa al fine di unificare i servizi comunali essenziali è finalizzata a fornire ad Alia Spa le risorse necessarie per realizzare gli impianti previsti nell'ATO Toscana Centro e garantire la sostenibilità economica del Piano Rifiuti, allora questa situazione solleva interrogativi ancor più pressanti. Nonostante il Movimento 5 Stelle sia fermamente contrario all'operazione Multiutility nel suo complesso, desideriamo comprendere se le nostre preoccupazioni sono fondate. Vogliamo sapere se Alia possiede la stabilità finanziaria necessaria per realizzare autonomamente gli impianti di trattamento dei rifiuti promessi, senza ricorrere all'operazione Multiutility. In caso contrario, intendiamo chiedere chi abbia preso questa decisione e con quale autorità, considerando che tali risorse dovrebbero provenire da un'operazione che trasferisce ai mercati azionari i servizi essenziali dei comuni toscani. Si tratta di una domanda inquietante che presenteremo al Presidente Giani mediante un'interrogazione urgente. Attendiamo una risposta già nella prossima seduta d'Aula del Consiglio regionale della Toscana.”

Fausto Bosco, RSU Acque Spa: "In Toscana stiamo assistendo a una vera e propria battaglia per il controllo delle risorse idriche, una guerra che riflette chiaramente quanto la politica sia diventata sempre più subordinata agli interessi finanziari legati alla speculazione sui servizi pubblici locali. In Acque Spa, avevamo fiducia che i soci pubblici avrebbero mantenuto l'impegno assunto tre anni fa, ovvero quello di riportare l'azienda sotto il controllo pubblico. Il mancato accordo per il rinnovo del consiglio di amministrazione testimonia purtroppo che tale impegno è stato disatteso, e alcuni sindaci sembrano preferire ascoltare le richieste di qualche astuto amministratore delegato piuttosto che rispettare la volontà popolare espressa nel referendum del 2011."

Maurizio Brotini, Ufficio di Programma CGIL Toscana: "Chi afferma che non esistano alternative alla quotazione in borsa mente sapendo di mentire. Esistono modelli virtuosi che consentono di gestire i servizi pubblici locali attraverso l'autofinanziamento o l'emissione di obbligazioni a lungo termine, anziché distribuire profitti a fondi speculativi, come accadrebbe in caso di quotazione sui mercati azionari. Inoltre, le tariffe che i cittadini sono tenuti a pagare spesso non rispettano criteri di equità e progressività fiscale. È quindi giunto il momento di ripensare il futuro dei servizi pubblici locali, a cominciare dalla ripubblicizzazione dei servizi idrici

Marco Cardone, Coordinamento Associazioni No Multiutility: "In pratica, stiamo parlando di un soggetto pubblico, che di fatto sarà fortemente influenzato dagli investitori privati, visto che sarà quotato in borsa. La Multiutility Toscana dovrà infatti raccogliere oltre due miliardi di euro dai mercati azionari. Un’operazione che inevitabilmente metterà a profitto, più di quanto già non lo siano, servizi pubblici e inalienabili come l’approvvigionamento idrico, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, il gas, l’energia. Contestualmente, però, allontanerà il controllo su tali servizi dagli enti locali e dai cittadini."

Fonte: Ufficio Stampa

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