A 88 anni ottiene 2 ori europei nell'atletica, Remo Marchioni continua a stupire

Una storia bellissima, arricchita da un’altra pagina memorabile.

L’Atletica Pistoia dice grazie al suo presidente Remo Marchioni, non nuovo a imprese: stavolta, sull’Adriatico a Pescara, per i Campionati Europei Master 2023, Marchioni si è letteralmente superato.

All’età di 88 anni, compiuti durante la competizione (il 30 settembre), il massimo dirigente/atleta ha dimostrato condizione fisica e mentale eccezionali, sciorinando prestazioni strabilianti: con classe e stile ha conquistato quattro podi e che podi! Due le medaglie d’oro, vinte nei 400 metri piani categoria M85 e nella staffetta 4x100 metri M80 (una categoria inferiore alla sua, con tanto di primato italiano); un argento nei 200 metri M85 e un bronzo nei 100 metri M85. Performance anticipate dai 4 ori ottenuti ai Regionali, a Pietrasanta, ove anche la sua Atletica aveva ben figurato.

Prove che non sono passate inosservate, tant’è che il presidente federale, l’ex campione del mezzofondo Stefano Mei, ha telefonato direttamente a Marchioni, facendogli gli auguri per il bel traguardo degli 88 anni d’età e complimentandosi per i 2 titoli continentali e le medaglie d’argento e di bronzo. Segnale di quanto prestigio e stima goda Marchioni, e di conseguenza la società che ha l’onore di presiedere, l’Atletica Pistoia, a livello nazionale.

Al settimo cielo Marchioni, originario di Gaggio Montano, residente a Porretta Terme, ma che per oltre trent’anni ha vissuto a Pistoia, ove è tuttora presidente appunto dell’Atletica Pistoia. Alle spalle, le medaglie colte gli Europei di Braga in Portogallo (oro nei 200 metri M85, argento nella staffetta 4x200m M75 e bronzo nei 60m M85), ai Campionati Italiani indoor di Ancona (primo nei 200m, secondo nei 60 e 400m) e tante altre ancora.

“Sono felicissimo e non lo nascondo. Quando avevo appena 15 anni mi hanno ‘bruciato’ l’unico occhio buono e sono rimasto cieco per tanti mesi. Sono tornato quasi normale, ma non era finita: a 50, un’ulcera nel solito occhio con tanto di trapianto di cornea in Francia. Dopo il secondo vaccino anti Covid, mi sono trovato con le gambe semi paralizzate e in parte anche le braccia. Morale della favola: mai buttarsi giù. Guido una macchina da 230 km/orari e corro a livello di medaglia. Al 90 per cento tutto ciò è dovuto alla forza interiore, alla voglia di non mollare mai. Sognate sempre, perché ogni tanto qualche sogno diventa realtà. E un grazie, grande, a Renzo e Paola, che mi seguono, con passione e affetto, dappertutto”.

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