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L'appello dell'Etrusca per i genitori troppo esaltati: "Godetevi la partita"

Un volantino che si trova spesso attaccato in giro per palazzetti e campi frequentati da ragazzini e ragazzine che fanno sport. Un appello a rispettare i propri ruoli, perché il malcostume portato da alcuni a bordo campo non diventi moda, non degeneri in qualcosa di peggio.

Anche l'Etrusca Basket San Miniato ne ha affisso uno simile ai bordi dei propri parquet dove si allenano e giocano i propri cestisti: "Cari genitori, cari nonni - comincia così l'appello - se siete venuti per vedermi giocare, ricordate che: l'allenatore ha il compito di allenare; l'arbitro... di arbitrare; io... di giocare".
È un piccolo cestista immaginario quello che scrive e che si rivolge a parenti certe volte un po' troppo tifosi, che il sabato o la domenica esternano in modo poco ortodosso il supporto per i propfi figli in campo.

"Il vostro compito - continua la lettera - è quello di incitare la mia squadra! Non pensate ai consigli tecnici, non urlate, altrimenti mi mettete in confusione! Ricordatevi che anche io ho il diritto di sbagliare! Non insultate l'arbitro e gli avversari: sono ragazzi come me! Godetevi la partita!"

Appunto: i ruoli. Troppo spesso non vengono rispettati e così capita che quello che deve essere un gioco, un momento di unione fra svago ed educazione, diventa motivo di degenerazione.
Capita di dover vedere genitori arrabbiati per errori dei propri figli, o per errori di valutazione di allenatori e istruttori, e anche per gli errori arbitrali. Quello che sfugge però, è che questi errori sono fatti da persone che sanno quello che fanno, che lo fanno per il bene dei ragazzi. Non solo: molte volte, come capita nelle scuole di sport, istruttori e arbitri sono poco più grandi di chi gioca, e molte volte un genitore che inveisce contro un arbitro adolescente, colpevole di aver sbagliato un fischio o una valutazione, non si accorge di stare oltrepassando il limite nei confronti di un ragazzino che sta cercando di divertirsi.
Come è capitato anche di vedere gli stessi giocatori, in totale imbarazzo, chiedere ai propri genitori di farla finita o addirittura di smettere o di non tornare a vedere le partite.

Così i dirigenti dell'Etrusca Basket San miniato hanno voluto dare il loro segnale a chi dovrebbe prima di tutto educare i bambini ad accettare in maniera critica e costruttiva qualsiasi verdetto del campo, e a capire che il piacere di giocare viene prima di tutto.

Christian Santini

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