Salvato detenuto che vuole togliersi la vita, Sollicciano luogo di drammi personali
"Stamani un detenuto posto in isolamento nel carcere di Sollicciano è stato salvato da un tentativo di impiccagione da parte del personale di polizia penitenziaria. Per poter entrare sono dovuti intervenire personale qualificato per sbloccare la serratura. Ad oggi, sono circa 40 i detenuti nell’ultimo anno che nell’ istituto penitenziario di Firenze Sollicciano hanno tentato di togliersi la vita".
Ne dà comunicazione il Segretario Generale Regionale della UIL-PA Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco.
"Grazie al tempestivo intervento del personale di polizia, si è scongiurata l’ennesima morte in un carcere che ha visto anche circa sei decessi nell’ultimo anno e mezzo, laddove vi è una situazione igienico sanitaria e di vivibilità sempre più precaria.
Nell’occasione di domani, quando dovrebbe arrivare il Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dr. Giovanni Russo, sembrerebbe che la direzione si stia alacremente affannando nelle ultime ore per far apparire un carcere che di decoroso ha ben poco, poiché si colloca tra i peggiori a livello nazionale e che i dati approssimativi di tale gestione ci indicano che ci sono stati nell’ultimo anno circa 150 atti di autolesionismo, più di 100 infortuni accidentali e circa 16 infortuni sul lavoro, 160 invii urgenti mediante 118 in ospedale circa uno al giorno, 16 incendi dolosi, 120 proteste da parte dei detenuti, 450 inosservanze agli obblighi, con solo poche sanzioni disciplinari a fronte di circa 30 aggressioni ai danni del personale di polizia penitenziaria.
Aggiunge Grieco: "L’animo delle persone che lavorano nel penitenziario fiorentino non deve essere più calpestato, basti pensare che nelle sezioni il personale non ha una postazione di lavoro e che nessuno da anni se ne preoccupa, quando i valori più alti fondanti della nostra Repubblica sono quelli della vita e della salute, ma questo ovviamente fa parte di una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro e un processo attivo di garanzia e di prevenzione che purtroppo è da tempo deficitario.
Vorremmo che le istituzioni attivino i controlli sulla gestione del carcere e la politica intervenisse non solo con dichiarazioni di facciata ma con atti concreti e risolutivi che garantiscono maggiori tutele e sicurezza per i lavoratori della polizia Penitenziaria e degli individui ristretti".
Fonte: UIL PA Polizia Penitenziaria