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Kata scomparsa, saranno ascoltate 14 persone in Perù tramite videoconferenza

Il caso della scomparsa della piccola Kata arriva in Perù, paese di origine della famiglia e dove risiedono alcuni parenti. Infatti le autorità sudamericane hanno accolto la richiesta di rogatoria giunta dalla procura di Firenze.

Il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e i sostituti Christine von Borries e Giuseppe Ledda, che indagano per rapimento a scopo di estorsione, ascolteranno in video conferenza 14 persone, parenti e amici dei genitori della piccola che si trovano in Perù.

La pista è quella nota del rapimento per errore, legato a una partita di droga mai pagata. Tra i testimoni chiave ci sono lo zio paterno di Kata, in carcere a Lima, e un altro recluso protagonista di una vicenda di droga di aprile 2022. Era stato denunciato a Firenze perché trovato con 13 kg di marijuana in un appartamento di Novoli.

Il fraintendimento sarebbe nato col fatto che in quell'abitazione viveva una donna madre di una bimba della stessa età di Kata. Queste sarebbero andate poi a vivere nell'ex hotel Astor, il luogo dove il 10 giugno è scomparsa la bimba.

L'altra pista riguarda invece il racket degli alloggi all'ex hotel, per il quale lo zio materno della bambina è stato incarcerato ad agosto.

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