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Oltre 10mila toscani sulla Via maestra della Cgil per la manifestazione a Roma

Rossano Rossi della Cgil Toscana

“La via maestra, insieme per la Costituzione”: è questo lo slogan scelto da più di cento tra organizzazioni e associazioni (tra cui Cgil, Anpi, Arci, Legambiente), che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, per la grande manifestazione nazionale che si terrà il prossimo 7 ottobre a Roma.

Si sfilerà per le strade della Capitale per il lavoro, contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, contro tutte le guerre e per la pace, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della Repubblica parlamentare.

Previsti due cortei che partiranno alle ore 13:45 da Piazza della Repubblica e da Piazzale dei Partigiani per arrivare a Piazza San Giovanni, dove a partire dalle ore 15:15 inizieranno gli interventi dal palco. Alle ore 17:15 prenderà la parola il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che chiuderà la manifestazione.

Dalla Toscana si stima che partiranno circa 10mila persone, tra oltre 100 pullman (e se ne stanno cercando altri per rispondere alle domande), tre treni speciali (fermate a Massa, Pisa, Livorno, Firenze, Chiusi), treni ordinari (sono stati prenotati centinaia di biglietti per chi parteciperà alla manifestazione) e mezzi propri. E’ ancora possibile prenotare un posto contattando i soggetti promotori della mobilitazione. Oggi a Firenze si è svolta la conferenza stampa della mobilitazione con Cgil, Arci, Anpi e Federconsumatori.

LE DICHIARAZIONI

Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana): “In queste settimane la Cgil in Toscana ha effettuato oltre 3.500mila assemblee nei luoghi di lavoro dove praticamente all’unanimità i circa 100mila lavoratori coinvolti hanno votato a favore della piattaforma della manifestazione. In questo Paese troppe cose ormai non vanno bene, dal lavoro precario e sfruttato fino alla sanità in sofferenza, dobbiamo dare una prospettiva ai giovani che si ritrovano ad avere un mondo ambientalmente e socialmente devastato, e senza ascensori sociali. Se non arriveranno risposte dal Governo sulle ingiustizie e le diseguaglianze, per quanto ci riguarda le mobilitazioni andranno avanti senza escludere uno sciopero generale. E’ un percorso di lotta che potrà durare anche tanto e ci stiamo attrezzando, invitiamo i cittadini a venire in piazza perché se non lottiamo noi per risolvere i nostri problemi non lo farà nessuno al nostro posto”

Simone Ferretti (presidente Arci Toscana): “C’è la necessità di ricreare coesione sociale per rompere le solitudini, e vanno difesi i diritti, in primis il diritto all’asilo e lo ius soli che sono sotto minaccia. Il tema dei diritti riguarda anche il nostro mondo associativo, c’è un attacco alla possibilità di associarsi e si va in piazza anche per difendere questo diritto”

Fausto Ferruzza (presidente Legambiente Toscana): “La chiave ambientalista, con cui dovremmo accingerci a riconvertire ecologicamente tutta la nostra economia, è la sola che ci permette d’imboccare la via alta dello sviluppo. Uno sviluppo che si fondi finalmente su ecosistemi sani e su relazioni umane più giuste e solidali”

Luca D’Onofrio (presidente Federconsumatori Toscana): “Il ruolo del cittadino nella veste di consumatore rientra nei valori della nostra Costituzione, poi ci sono questioni che vengono declinate in maniera specifica come il caro vita, il caro carburante o i fenomeni inflattivi che sono temi molto sentiti dalle persone che rappresentiamo, si tratta di bisogni a cui vanno date urgentemente risposte”

Angela Riviello (Anpi Prato, in rappresentanza di Anpi Toscana): “La via maestra è stata tracciata dai nostri partigiani, è nata quando gli antifascisti hanno voluto ricostruire un paese nuovo; la ricostruzione non è ancora finita, siamo in una fase in cui la Costituzione deve essere messa in pratica e non smontata. La Costituzione fa paura a chi vuole il potere perché quella Costituzione il potere lo dà a tutti noi”.

Fonte: Cgil Toscana e Firenze

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