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Elezioni San Miniato, Greco (Pd): "A dicembre il candidato. Sapremo scongiurare il 'pericolo CambiaMenti'"

marco greco

Marco Greco

Dopo aver terminato le opposizioni, ritorniamo a parlare anche con la maggioranza che sostiene il sindaco di San Miniato Simone Giglioli. Marco Greco è il capogruppo Pd in Consiglio comunale. Lui è stato il 'difensore' delle istanze dell'amministrazione comunale durante le sedute, sostenendo la giunta dagli attacchi delle opposizioni. In questa fase ancora interlocutoria per quanto riguarda l'ufficialità della ricandidatura di Simone Giglioli a sindaco, lo abbiamo intervistato facendo il punto della situazione.

Capogruppo Greco, a che punto siete con le consultazioni interne?

Sono già partite, prima verranno fatte all'interno della segreteria e poi verranno sentiti i componenti dell'assemblea comunale. Le comunità funzionano solo se ci sono delle regole condivise e rispettate da tutti, e noi stiamo seguendo queste regole.

Qui arriva la domanda delle domande: Simone Giglioli sarà ancora il candidato sindaco?

C'è una disponibilità del sindaco uscente e questo è un punto di partenza. L’operato dell’Amministrazione uscente, come tutte le altre del resto, è stato segnato da due eventi eccezionali: la pandemia da Covid-19 e lo scoppio della guerra in Ucraina causata dall’invasione della Russia che ha provocato shock energetico e caro prezzi. E’ evidente che tali avvenimenti hanno spostato la concentrazione dell’azione amministrativa sull’emergenza immediata per gran parte del mandato. Detto ciò, l’amministrazione è ripartita e sta portando avanti con dedizione il proprio operato. Poi è ovvio che, quando si amministra - ma come in qualsiasi campo - si può, anzi si deve fare di più e meglio. E infatti le consultazioni servono a questo: capire se è il candidato migliore e quali cose aggiustare.

Se il nome di Giglioli è in fase di vaglio, visti i tempi, presumo che ci possano essere altre candidature in campo? O quantomeno dei nomi che sono stati fatti per trovare un candidato alternativo. E' corretto?

Non ci risultano altre candidature. Ci siamo dati delle tempistiche a partire dal mese di settembre con i vari passaggi nei nostri organismi.

Quando pensate di sciogliere questo nodo?

Tempi precisi non so darli. Anche perché i membri dell’assemblea sono una sessantina. E abbiamo il dovere di ascoltare il pensiero di ciascuno di loro. Dovremo chiudere entro dicembre, seguendo questo percorso.

Quattro anni e mezzo di lavoro in Consiglio comunale, qual è la battaglia principale che ricorda?

Per quanto mi riguarda tutto ciò che discutiamo in Consiglio Comunale ha un rilievo di primaria importanza. Ma se devo ricordare una battaglia in particolare, discussa in diverse occasioni in Consiglio Comunale, è quella relativa al Liceo Marconi. Gli impegni assunti dalla maggioranza e da Italia Viva a novembre scorso sono imprescindibili e abbiamo la volontà proseguire su questa strada, lavorando gomito a gomito con gli altri comuni del Comprensorio e di concerto con la Provincia di Pisa. Il futuro delle giovani generazioni passa dagli investimenti nelle strutture scolastiche. Vale per il Liceo Marconi o per l’It Cattaneo, ma vale anche per le strutture scolastiche dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado.

Il centrosinistra ha avuto un'opposizione dura in Consiglio e fuori, che ne pensi degli avversari?

Innanzitutto mi preme sottolineare la parola avversario. Troppo spesso la parte politica avversa viene individuata come nemico e ciò comporta un indebolimento per la democrazia in generale oltre ad una disaffezione per le istituzioni. Non dimentichiamoci mai che dietro il “politico” c’è pur sempre una persona e come tale va rispettata.

Venendo alla domanda, mi sento di dire che più che un’opposizione dura è stata un’opposizione che ha sollevato molte polemiche che il tempo, grazie anche all’azione amministrativa, ha sempre poi smontato.

Un'ipotesi di appoggio esterno di CambiaMenti al centrodestra per lei è fattibile? E' un pericolo?

Fino ad oggi è stato il centrodestra ad appoggiare CambiaMenti in Consiglio comunale. Però un conto è farlo dall'opposizione, un altro è farlo proponendo un'idea comune di come si amministra una realtà importante come la nostra. A meno che il loro non sia un mero matrimonio di interessi fatto a discapito dei cittadini.

Come sta andando il dialogo con Italia Viva?

Al momento è all'opposizione. Tuttavia bisognerà tenere di conto il fatto che sia in Regione che in diversi comuni della Provincia governa con il PD. Noi siamo sempre pronti al dialogo con chi ha qualcosa da proporre per migliorare il futuro dei cittadini di San Miniato e auspico che i fili della discussione con Italia Viva possano essere rintrecciati.

Quanto è 'pericoloso' CambiaMenti, considerando che forse si ritornerà a tre coalizioni in campo nel 2024?

Il nostro obiettivo è convincere la maggioranza dei sanminiatesi attraverso una precisa e chiara idea di sviluppo del nostro territorio, che sappia tenere insieme i centri urbani principali con le piccole realtà, tale da permettere loro di avere crescita, lavoro e servizi sempre migliori. Abbiamo le carte in regola per riuscirci e, nel rispetto che si deve, scongiurare un eventuale “pericolo”, se così vogliamo definirlo.

Elia Billero

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