Referendum fusione Peccioli-Lajatico, il Consiglio regionale dice sì a stragrande maggioranza
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato nella seduta di ieri, mercoledì 27 settembre 2023, la delibera per la formulazione del quesito referendario per l’istituzione del Comune di Alta Valdera, per fusione dei Comuni di Lajatico e Peccioli. Il provvedimento, illustrato in Aula dal presidente della prima commissione, Giacomo Bugliani (Pd) è stato approvato a larghissima maggioranza, con 28 voti a favore (Partito democratico, Italia viva, Lega, Fratelli d’Italia) e un voto contrario (Movimento 5 stelle).
Come ha spiegato il presidente Bugliani, si tratta di un atto strutturale al percorso di fusione dei due Comuni. Il referendum, come previsto dalla legge regionale 62 del 2007, è consultivo. I due Consigli comunali hanno espresso parere favorevole, ora la parola passa alla popolazione. “La proposta ha due obiettivi: indire il referendum e formulare il quesito che chiede ai cittadini se siano favorevoli. Il referendum è di natura prettamente consultiva, il Consiglio regionale resta libero di valutarne l’esito”, ha spiegato ancora Bugliani. “Il presidente della Regione avrà trenta giorni di tempo per pubblicare il decreto d’indizione; per la celebrazione del referendum devono decorrere almeno sessanta giorni dalla pubblicazione del decreto d’indizione e dovrà essere data adeguata pubblicità da parte dei sindaci almeno quarantacinque giorni prima della consultazione elettorale”. I tempi saranno comunque serrati, ha spiegato ancora Bugliani, “in ragione delle elezioni comunali che in primavera interesseranno sia il Comune di Lajatico che quello di Peccioli”. I sindaci, sentiti in commissione la scorsa settimana, hanno sostenuto fortemente le ragioni della fusione e sollecitato il Consiglio regionale a procedere speditamente.
Il consigliere Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha ricordato la propria interrogazione presentata all’assessore Ciuoffo, “che mi ha risposto correttamente riguardo al quesito se la Regione intenda prendere in considerazione l’esito del referendum con una valutazione complessiva del voto come fosse un elettorato unico o se invece si vorrà tenere conto dell’esito in ogni singolo Comune”. Come ha ricordato il presidente Bugliani, Lajatico ha circa mille e 400 abitanti, Peccioli ne ha circa 4mila 600. “Se dovesse vincere il sì a Peccioli e non si tenesse conto dell’eventuale no a Lajatico – ha aggiunto Petrucci –, si farebbe un torto alla popolazione del Comune più piccolo. Voteremo contro a questo atto, ma ci riserviamo di presentare un atto d’indirizzo dove inviteremo il Consiglio regionale a tener conto separatamente dell’esito del voto nei due Comuni”.
“Non sono per niente convinta della fusione”, ha dichiarato la capogruppo della Lega, Elena Meini. “Quei territori sono molto diversi, molto particolari e conosciuti, ma diversi tra loro. Speravo di leggere nelle dichiarazioni rilasciate dai sindaci in prima commissione una visione che andasse oltre la macchina amministrativa e lo snellimento burocratico. Questa delibera, però, pone il quesito referendario in modo chiaro. Per questo abbiamo votato a favore dell’atto, anche sulla base delle dichiarazioni dei sindaci e dei consiglieri della prima commissione, secondo i quali sarà tenuta in considerazione la scelta degli elettori”.
Secondo il consigliere Maurizio Sguanci (Italia viva) “si tratta di territori assolutamente attivi, ma completamente differenti. Peccioli ha saputo generare ricchezza dal trattamento dei rifiuti, Lajatico ha il teatro del silenzio, realizzato dalla famiglia Bocelli: un colpo d’occhio straordinario, ha creato turismo e ricchezza. Giusto rispettare il sentimento di entrambi i Comuni, anche se sono certo che dal voto verranno due sì”.
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha ricordato che “quando sono entrato in Consiglio regionale erano i Comuni nella nostra regione 287, oggi sono 273, ma negli ultimi tre anni non ci sono stati processi di fusione. La dimensione media consente di gestire meglio i servizi”. Il presidente ha voluto “salutare positivamente la fusione di questi due Comuni. Il nuovo Comune dell’Alta Valdera avrà una funzione strategica. Cercherò la soluzione giuridica per distribuire i vantaggi del sistema di smaltimento dei rifiuti del Comune di Peccioli in un contesto di Comuni più larghi, perché il disagio di Palaia, Terricciola, Fauglia, Capannoli deve essere tenuto in considerazione”. Quanto alla valutazione dell’esito del referendum consultivo, “non abbiamo giurisprudenza univoca e la Toscana ha deciso in modi diversi in passato, ma dico già adesso che il nuovo Comune si dovrà costituire nel caso di un sì da parte di entrambe le popolazioni, mentre se prevalesse il no in uno dei due Comuni, la fusione non si dovrà fare”.
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, “Peccioli e Lajatico sono due Comuni socialmente e culturalmente del tutto differenti. Alla luce dell’intervento del Governatore Giani, il nostro voto diventa favorevole”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa