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Simone Londi candidato sindaco a Montelupo: "Tra le gioie Ambrogiana e ponte di Fibbiana. Per vincere continuare a fare bene"

simone londi

Simone Londi

E' uno tra i primi candidati sindaco del centrosinistra confermati dal Pd nell'Empolese Valdelsa per la sfida del 2024. Sarà sicuramente anche tra i più giovani ma anche con un'esperienza rodata. "Un ibrido", commenta sorridendo il diretto interessato. Parliamo di Simone Londi, attuale vice sindaco di Montelupo Fiorentino, candidato a essere l'aspirante successore di Paolo Masetti. Da 9 anni è in giunta, sin dal primo mandato Masetti in cui aveva le deleghe alle politiche giovanili. Poi si è 'arricchito' delle deleghe alla scuola, con il secondo mandato la riconferma con altre deleghe pesanti come il bilancio, le partecipate e quella del vice sindaco, 'ereditata' da Lorenzo Nesi. Lo abbiamo intervistato.

Londi, come siete arrivati alla vostra candidatura?

Il percorso è partito ad aprile quando la segreteria del partito ha cominciato a fare il percorso per le amministrative. Si cercava una figura con la più ampia condivisione. Ci sono stati incontri con i rappresentanti del partito, i consiglieri comunali e ogni membro della giunta e il sindaco. C'è stata la piena convergenza sul mio nome, mi hanno riferito che non sono emersi altri nomi o altre disponibilità a candidarsi.

Da lì a fine maggio è iniziata la discussione per arrivare alla definizione della candidatura. A inizio giugno c'è stata un'assemblea aperta a iscritti e non iscritti con tavoli di lavoro per definire le linee programmatiche, l'evento si è tenuto al pallaio, sono state contattate anche associazioni del territorio con cui avevamo maggiore vicinanza. A settembre c'è stata la messa ai voti per il nome e per linee di programma, da lì l'ufficialità. Da ottobre in poi contiamo di fare ogni mese un incontro specifico con la cittadinanza su vari temi come ambiente, cultura, ecc. Così da arrivare a gennaio-febbraio con tutto confezionato con programma di mandato. È stato un percorso diverso da quello di Empoli, per esempio.

Siete arrivati a parlare anche di coalizione? Ci sono stati contatti con altri partiti?

Ancora formalmente no, ma ci sono state dal giorno dopo la candidatura delle dichiarazioni di altri partiti, penso ad Azione. Il dialogo è avviato con associazioni e partiti, lascio la porta aperta.

Come sono stati 10 anni di giunta Masetti?

Sono stati anni senza dubbio di crescita anche collettiva, nell'assemblea abbiamo ricordato il 2014 con il famoso post primarie a Montelupo (l'allora vincitore delle primarie Simone Terreni rinunciò alla candidatura dopo il risultato per le polemiche che nacquero dalla fazione del concorrente Giacomo Tizzanini, da lì emerse 'dal cilindro' il nome di Paolo Masetti che non era concorrente alle primarie, NdR), fu una situazione inedita, tra le poche nel panorama nazionale. Dopo la vittoria, nessuno della giunta aveva fatto l'assessore, c'era un bisogno di crescita e anche di prendere le misure. Il percorso è andato molto bene, Paolo poi ha rivinto con il 68% dal 52% della prima elezione, questa inesperienza l'abbiamo colmata arrivando con uno dei migliori risultati del circondario. Sono stati anhi anche di crescita personale, per le deleghe che ho assunto. Ognuno si è caratterizzato su un ambito specifico, ora sono tutti assessori con esperienza, dei veri e propri politici. C'è stata la partita del covid, ma ha preso 2 anni del nostro mandato.

In poche parole, una grande gioia di questi 9 anni e una delusione maggiore.

Una grande gioia è quella di essere passati dalla villa medicea ex Opg verso gli Uffizi Diffusi. Il percorso non si è ancora concretizzato ma aver aperto quella porta è qualcosa che nessuno si poteva aspettare. Anche il cambio di ministro della Cultura che vuole continuare su questo passo. È una gioia a metà, non concretizzata, ma abbiamo buoni propositi in merito dal ministero. Un'altra grande gioia è quella del ponte di Fibbiana, che ha visto la consegna dei lavori il 31 agosto, un opera attesa da 30-40 anni.

Tra le delusioni maggiori, parlo per le mie deleghe, probabilmente quella di non essere riusciti a far partire il liceo artistico sulla ceramica. Era un progetto del 2018-2019, poi non siamo arrivati in fondo nel processo anche per questioni interne alla scuola. C'era la difficoltà oggettiva di spostare fisicamente la sede a Montelupo, con 2-3 classi al massimo. Non avendo scuole superiori non potevamo inserirlo in un contesto già scolastico. Anche se sulla ceramica ci abbiamo lavorato tanto in generale. Abbiamo avuto mostre con esposizioni in Europa, c'è stata grande crescita della città.

Paolo Masetti viene dall'esperienza della Protezione civile fiorentina e ha mantenuto deleghe di questo tipo anche a Montelupo e nell'Empolese Valdelsa. Come ricordava, il gradimento anche in termini di voti è aumentato nel secondo mandato. Qual è la cosa più significativa da cui trarre insegnamento?

Sicuramente la sensibilità che ci ha dato sulla protezione civile, è una cosa che montelupo aveva meno e senza dubbio un tema che stiamo riscontrando essere importante. Abbiamo eventi climatici estremi sempre maggiori, avere tutt'ora uno dei principali esponenti sul tema come sindaco è un valore aggiunto, tutta Italia ce lo invidia. Ci ha fatto crescere anche nell'Empolese Valdelsa. Anche l'esercitazione della settimana scorsa con la simulazione di apertura del Coc per un evento climatico estremo nell'Empolese Valdelsa è stato rilevante. Siamo cresciuti e dobbiamo investire sulla protezione civile. In più Paolo è stato un ottimo amministratore.

In questi anni di incontro con i cittadini, qual è stata la cosa più importante che i cittadini vengono a reclamare come cosa da fare?

Dopo l'esperienza della scalinata decorata in ceramica in piazza Centi, ci viene chiesto di proseguire in questa strada. C'è stata una scintilla per la presa di coscienza dei cittadini: Montelupo è paese della ceramica, proseguiamo questa esperienza. Prima non veniva fuori in maniera così forte. Ora è il posto tra i più fotografati di montelupo, ci siamo messi in moto per proseguire con un nuovo intervento in centro. Ho cittadini che mi mandano foto dal Portogallo, mi girano foto di luoghi con tanta ceramica alle pareti, mi chiedono 'perché non lo facciamo anche da noi?'.

La giunta Masetti sulla scalinata d'arte

Suo padre Paolo Londi è sempre stato in politica come consigliere comunale e provinciale nella Democrazia Cristiana, le ha dato un imprinting per avviarsi in politica?

Lui non ha fatto attività amministrativa, ma è stato sia in opposizione che in maggioranza, quest'ultimo periodo solo dal 2004 al 2014. È un duplice sguardo che io non ho avuto. Però senza dubbio è stato un ambiente che mi ha stimolato.  Io ho sempre fatto politica da quando avevo 16 anni. La prima esperienza è stata quella di rappresentante di istituto per 3 anni al liceo Pontormo di Empoli, quando si inizia così da giovani una trasmissione da padre in figlio è inevitabile. Penso anche a mio fratello Alessio che però ha sviluppato una vena artistica.

Il nome dei Londi è da sempre vicino anche a quello dell'ex ministro Luca Lotti. L'ha contattata per congratularsi?

Sì certo, lo ha fatto come anche Dario Parrini, Antonio Mazzeo, Stefano Ciuoffo, Caterina Bini. Non vorrei scordarmi qualcuno (ride, NdR).

Se vincerà, la sua sarà una giunta di rinnovamento o di conservazione?

Non mi sono mai pronunciato, sarà una discussione da fare anche insieme al partito. La condivisione deve essere massima. Non ho preclusioni, né in un senso né in un altro. Per quello che potrà essere definiremo la squadra che potrà affiancare al meglio il prossimo sindaco. Non necessariamente in un solco o in un altro.

Il centrodestra è al governo a livello nazionale, come vede la situazione invece a livello locale?

Non ho visto grossi movimenti nel centrodestra in zona, non so se sono io che non li ho visti anche se ci sono stati, non so chi candiderà. Al di là del panorama nazionale, già nel 2019 i cittadini ci hanno insegnato a discernere le amministrative dalle europee. Un numero cospicuo di elettori ha votato per un partito e poi loro hanno cambiato partito quando si sono trovati a votare per le amministrative. Non è successo solo a Montelupo, ma in tutti i comuni dell'Empolese Valdelsa, in alcuni casi hanno ribaltato esito della sera prima.

Il Pd vincerà nel 2024 se?

Siamo un'amministrazione uscente, la prima cosa da fare è aver governato bene e farlo anche negli ultimi mesi di mandato. Se ti presenti come vice sindaco, per forza negli ultimi mesi giudicheranno il tuo lavoro svolto. Ci saranno anche cose importanti nel consiglio comunale di giovedì. Anche l'aver individuato la candidatura già ora, tra i primi, all'unanimità, è un ottimo segnale di forza e coesione e unità. Non può che far bene in una competizione locale.

Elia Billero

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