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I cittadini scrivono a Giani: "Peccioli non diventi la pattumiera della Toscana"

Ill.mo Sig. Presidente,

siamo un gruppo di attivisti residenti a Montefoscoli e nei comuni limitrofi e da più di dieci anni ci occupiamo di corretta gestione dei rifiuti.

Montefoscoli si trova in Alta Valdera, immerso in un territorio con luci e ombre: da una parte Palaia, comune Rifiuti Zero ai primissimi posti in provincia di Pisa per presenze turistiche e Terricciola, importante polo vinicolo; dall’altra territorio interessato dalle inchieste giudiziarie Demetra, Blu Mais, Keu, fanghi velenosi e spandimenti illegali, per non parlare dell’irrisolta emergenza ambientale della Grillaia. In mezzo troviamo Peccioli, comune che ormai da decenni ha legato indissolubilmente la propria economia all’interramento dei rifiuti. I ripetuti ampliamenti hanno creato un cortocircuito evidente, una economia drogata e nessuna certezza sulla chiusura degli impianti di smaltimento, raccolta differenziata penosamente inchiodata al 30%. Dove si trovano i fondi previsti dalla legge per la messa in sicurezza post mortem? Finirà come per altre ben note discariche dove alla fine i proprietari avranno fatto soldi a palate e la bonifica verrà caricata sulle spalle dei cittadini?

Dopo la perentoria bocciatura da parte di Regione Toscana della richiesta 2021, Belvedere ha richiesto un nuovo ulteriore ampliamento della discarica di Legoli (di “poco” ridotto rispetto al precedente), di fatto una nuova discarica per rifiuti speciali fino al 2050, non giustificata nelle quantità e nei tempi, pur in presenza di altri impianti limitrofi già autorizzati e in aperto contrasto con le linee guida che la stessa Regione Toscana sembra determinata a perseguire nel nuovo Piano Regionale dei Rifiuti ancora da approvare. Tanto per rendere l’idea, 4.500.000 m³ corrispondono a circa 90.000 bilici in viaggio di andata e ritorno, un serpentone lungo 1.350 km! Un mare di schifezza in transito sulle nostre strade, non certo adeguate a quella mole di traffico pesante.

Come se non bastasse, Novatosc s.r.l. ha presentato, simultaneamente, un progetto di autorizzazione per la costruzione di un ossicombustore, tecnologia che è, ci permettiamo di ricordare, da anni in sperimentazione (peraltro recentemente bloccata dal TAR della Puglia) con seri problemi e ferma opposizione da parte di cittadini e amministrazioni locali. Si tratta di progetti decisamente più funzionali alla redditività dei proponenti che alle reali esigenze di gestione dei rifiuti. E tutto ciò avviene mentre ormai si legge sulla stampa che la spazzatura fiorentina sarà portata – o meglio, continuerà a essere portata – a Peccioli.

Sappiamo perfettamente cosa vuol dire vivere ogni giorno intorno a una discarica che dista meno di 4 km: ripetute maleodoranze (segnalate ad Arpat e Comune) che si ripercuotono su cittadini e scelte turistiche, spopolamento, traffico pesante sempre maggiore sulle strade di accesso, perdita di valore del patrimonio immobiliare. Non conosciamo invece cosa respiriamo, quale sia esattamente l’impatto ambientale sul territorio e soprattutto quale sia stato l’impatto sanitario sulla popolazione, dato che in più di trent’anni nessuna indagine sanitaria è mai stata presa in considerazione. Le nostre preoccupazioni sono le stesse che esprimono tanti cittadini e la stessa Amministrazione Comunale di Palaia che si è espressa senza mezzi termini.

Dunque ci appelliamo a Lei: vogliamo sperare che chi governa oggi la Regione non si renda protagonista di una scelta che vincolerebbe per sempre il futuro del nostro territorio. Chiediamo, pertanto, che si trovi il coraggio, tutto “politico”, di non autorizzare questi progetti, così come richiedono le più importanti associazioni ambientaliste, piccoli movimenti e comitati come il nostro, espressioni della politica e anche il Comune di Palaia, che vedrebbe ridimensionati tanti coraggiosi progetti come quello riguardante il borgo di Toiano. E confidiamo, invece, che venga imboccato finalmente un percorso per fermare la profonda ferita inferta da troppi anni al nostro territorio, vocato al turismo e all’agricoltura di qualità, non a capitale regionale del rifiuto.

Ill.mo Presidente, qua non c’è alcun “profumo di futuro” (come ha dichiarato, per noi avventatamente, la Sua Assessora Monni), ci creda, c’è solo da essere molto preoccupati. La ringraziamo per la Sua attenzione e per quello che speriamo vorrà fare fin da subito. Cordiali saluti. TAT per Rifiuti Zero Movimento Tutela Ambiente e Territorio Montefoscoli

Movimento Tutela Ambiente e Territorio Montefoscoli

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