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Ex Gkn, QF chiede di aprire la procedura di licenziamento

Manifestazione Gkn 26 marzo 2022 (foto da facebook)

Con una PEC inviata alle 21.01 di sabato sera, QF invia alla RSU e alle organizzazioni sindacali, la richiesta di incontro per informare della volontà di avviare la procedura di licenziamento. Un passaggio formale previsto dagli accordi interni, che in realtà gli operai si aspettavano, data la scadenza della cassa integrazione alla fine dell'anno e il silenzio della proprietà negli ultimi mesi.

"Avevamo preavvertito anche il Ministero che i licenziamenti potevano arrivare a giorni, se non ad ore. Il governo quindi, non poteva non sapere e questo tavolo è stato fatto sparire da marzo in poi - dichiara la RSU -. Oggi ci troviamo davanti a più di un paradosso. Quello degli operai che lavorano a un piano di reindustrializzazione, mentre l'imprenditore e il liquidatore rimangono in silenzio, a guardare la fabbrica che nel frattempo si svuota. Quello di operai che costituiscono una coooperativa e trovano investitori istituzionali per 6 milioni, mentre il tavolo governativo è congelato. Quello di una proprietà che non paga gli stipendi da quasi un anno e manda in ritardo le informazioni necessarie al pagamento della cassa integrazione, mentre prepara il passaggio dai licenziamenti di fatto ai licenziamenti effettivi. E infine il paradosso di operai e società civile che costruiscono nella convergenza il futuro di uno stabilimento produttivo e di 500 posti di lavoro sul territorio, mentre a una proprietà assente viene permesso di trasformare la fabbrica in uno scheletro vuoto".

Una comunicazione che arriva nel pieno della costruzione dal basso dell'alternativa. Proprio mentre la cooperativa dei lavoratori è nel pieno della campagna per l'azionariato popolare e sta preparando la due giorni di convergenza sul piano industriale delle cargo bike, il prossimo fine settimana.

"Valuteremo con l'assemblea dei lavoratori le prossime mosse - concludono dalla RSU -. Adesso non ci sono proprio più alibi. Noi abbiamo il piano industriale e tutti gli strumenti per portarlo avanti, mentre chi è arrivato nel dicembre 2021 dicendo di avere già progetti e investitori, oggi svela la sua vera natura, quella di una proprietà che vuole smantellare lo stabilimento, aprendo la strada ad una possibile successiva speculazione immobiliare. Confermiamo quindi l'importanza della due giorni sulla reindustrializzazione del 30 settembre e 1 ottobre".

 

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Fonte: Ufficio stampa

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