Inaugurato oggi l’Anello della Fontina a Carmignano
Questa mattina, nell’ambito delle iniziative della Festa Etrusca di Comeana, è stato inaugurato l’Anello della Fontina, un percorso escursionistico di 6,7 chilometri che da Comeana porta fino ad Artimino, passando dal Parco della Fontina. Rientra tra quelle che il Comune di Carmignano ha denominato “Le Vie dell’Acqua” e tocca due fonti storiche, la Fontina e la Sorgente di Nocchia, oltre a percorrere un tratto della Via Medicea e un tratto della Via degli Etruschi.
La festa rientra nel contesto della “Giornata degli Etruschi”, che per iniziativa del Consiglio Regionale della Toscana, si celebra il 27 agosto di ogni anno, per ricordare il conferimento del titolo di Granduca della Toscana al Duca di Firenze Cosimo I, avvenuto il 27 agosto 1569 con una bolla papale da parte di Pio V. Quella di Comeana è una delle iniziative finanziate dal Consiglio Regionale per la valorizzazione del patrimonio territoriale.
Circa 30 persone hanno preso parte alla camminata inaugurale di questa mattina, guidata da Chiara Bartoli e Andrea Cuminatto, rispettivamente guida ambientale escursionistica e scrittore di guide sul territorio. L’itinerario tematico è segnalato con frecce ed adesivi che riportano il logo delle Vie dell’Acqua e presenta due cartelli tematici. Il primo è la grande bacheca situata nel parcheggio di Via Rossini a Comeana, dove oltre alle specifiche tecniche del percorso, sono anche approfondite le principali emergenze storiche e naturalistiche che si incontrano lungo il cammino. Mulini e pescaie si trovano lungo il Rio Elzana, protagonista del primo tratto dell’anello, così come il grande lavatoio di via Le Fonti. Questo era il luogo dove le donne della zona, fino agli anni ‘60 del Novecento, andavano a lavare e a prendere l’acqua, pompandola dal pozzo con la mezzina che attaccavano al gancio ritorto della fontana. Nel lungo periodo in cui quasi tutte le donne di questo territorio integravano il bilancio familiare facendo la treccia per l’industria dei cappelli di paglia, il lavatoio serviva anche come recipiente per tenere a bagno la rafia prima di lavorarla. Proprio qui vicino abitava Realma Toccafondi, fattorina delle trecce, che dava lavoro a tante donne del luogo. In un censimento dei mestieri del 1812, 88 delle 115 donne residenti a Comeana facevano la treccia per i cappelli di paglia.
Il secondo cartello si trova invece a pochi passi dalla Fontina e descrive la flora e la fauna dell’ambiente circostante. Il Rio Elzana ha caratteristiche particolari, fra le quali l’inaspettata presenza dell’ormai raro granchio di fiume. Ma ad essere protagonista di questo luogo è proprio l’antica fonte. L’acqua della Fontina era riconosciuta fin dal 1700 come particolarmente salubre, tanto che il medico e naturalista Giovanni Targioni Tozzetti, nelle “Relazioni di alcuni viaggi fatti in alcune parti della Toscana” del 1740 scrive: “Alle falde del monte di Artimino, accanto al mulino del Barco, in un pezzo di bosco di proprietà del signor Dottore Zanchi Pomi Cancelliere dell’archivio generale di Firenze, da certi massi di pietra forte e filoni di Margone, scaturisce una polla d’acqua fredda, limpida, senza odore e sapore veruno, ma leggerissima e passante o diuretica quanto quella di Pisa e della Villa, come hanno dimostrato parecchie esperienze fattene”.
Quello appena inaugurato non è l’unico itinerario tematico sul quale il Comune di Carmignano sta lavorando. È già in corso la realizzazione di un secondo percorso che segue lo stesso filone tematico e che sarà a cavallo fra il territorio carmignanese e quello dell’adiacente Comune di Quarrata. Questo anello, che verrà presentato nei prossimi mesi, avrà come punti salienti il Parco Museo Quinto Martini a Seano, il borgo storico di Tizzana e il corso del torrente Furba.
"Stiamo lavorando per incrementare, curare e promuovere la rete sentieristica - afferma l'Assessore al Turismo Dario Di Giacomo - vedendo nel turismo lento una delle principali modalità di rilancio positivo del nostro territorio. Itinerari tematici come questo hanno una doppia valenza: da un lato permettono a tante persone di scoprire le emergenze storiche e le bellezze naturalistiche, dall'altro valorizzano le imprese locali come ristoranti, agriturismi e aziende agricole, che possono farsi conoscere dagli escursionisti. Perché questi progetti funzionino al meglio, sono fondamentali i rapporti e la collaborazione sia con le associazioni competenti in materia, come l'Ecoistituto delle Cerbaie che ci ha supportati in questo caso, sia con le amministrazioni confinanti. Non a caso faremo il prossimo anello insieme a Quarrata, così da incentivare una promozione reciproca".
Fonte: Comune di Carmignano - Ufficio Stampa