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Al Meyer simulazione maxi emergenze, Monni: "Sinergia fra Protezione civile e mondo sanitario indispensabile"

Una due giorni di esercitazioni sul campo per essere pronti a fronteggiare le maxi-emergenze. Con più di un centinaio di medici, infermieri e volontari al lavoro. Terremoti, crolli, situazioni con un gran numero di feriti: questi alcuni degli scenari con cui gli operatori, lavorando anche su manichini, si sono trovati a cimentarsi in un programma altamente impegnativo. La gestione di una maxi-emergenza è stata la protagonista di una due giorni al Meyer Health Campus. Nell’area esterna al Campus di via Cosimo il Vecchio è stato allestito, nell’assetto completo, il Posto Medico Avanzato (Pma) di Regione Toscana, attualmente il più grande di Italia e ad oggi l’unico dotato di una componente pediatrica.

“Questo modulo – ha detto l’assessora all’ambiente e  Protezione civile intervenendo  stamani al  congresso dell’osservatorio nazionale degli specializzandi in Pediatra, a margine della due giorni al Campus del Meyer - è l’unico in Italia ad avere un’area dedicata al trattamento dei pazienti pediatrici. Garantisce il pronto intervento entro 3-6 ore dall’allarme, è in grado di trattare 50 pazienti al giorno con codice di gravità giallo/rosso per tre giorni  e ha 72 ore di autonomia operativa”. L’assessora ha sottolineato l’importanza della sinergia fra Protezione civile e mondo sanitario “indispensabili – ha spiegato- nei momenti cruciali, come durante la pandemia  e  l’accoglienza nei migranti. Penso ad esempio all’ospedale da campo impiegato al porto di Piombino durante l’emergenza Covid  e ai recenti sbarchi avvenuti nei porti di Livorno e Carrara. Proprio in questi ultimi eventi – ha sottolineato l’assessora- erano presenti tanti bambini e tante donne incinte motivo per cui la presenza della task force umanitaria del Meyer del modulo sanitario regionale è stata fondamentale per dare la migliore assistenza possibili a donne  e piccoli stremati dal lungo viaggio in mare”.

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