Michelangelo Rapito nel Castello di Poppi: 16mila visitatori in due mesi
Sono circa 16.000 i visitatori che, in soli 2 mesi, dall’inaugurazione del 20 di luglio ad oggi, hanno varcato il massiccio portone del Castello di Poppi per immergersi nel fascino della storia e nell’incanto delle immagini della mostra Michelangelo Rapito, capolavori in guerra dagli Uffizi in Casentino (fino al 28 gennaio 2024). Un successo di pubblico che premia l’impegno dei promotori, a partire da Comune di Poppi e Gallerie degli Uffizi, della curatrice Alessia Cecconi e del progettista della mostra immersiva Alessio Bianciardi.
Italiani e stranieri, famiglie e studenti, appassionati e curiosi hanno intrapreso un viaggio insieme alle iconiche opere d’arte che, durante la Seconda guerra mondiale, trovarono la salvezza nel Castello di Poppi. La mostra ricostruisce infatti la rocambolesca vicenda che ebbe come protagoniste centinaia di opere d’arte degli Uffizi e dei musei fiorentini prima messe in salvo, poi in parte trafugate dai nazisti e alla fine recuperate. L’allestimento, realizzato nell’ambito del programma degli Uffizi Diffusi, ruota attorno alla vicenda della famosa Maschera di Fauno attribuita a Michelangelo, trafugata dai nazisti nell’agosto del ’44, e mai ritrovata.
Il Castello di Poppi, infatti, insieme al monastero di Camaldoli e a Villa Bocci di Soci, divenne fra il 1940 e 1944 lo scrigno di protezione per le opere d’arte. Il progetto espositivo ricostruisce le vicende del patrimonio artistico toscano durante la guerra con un’attenta ricerca archivistica e iconografica che porta alla luce foto storiche, documenti mai pubblicati e filmati d’epoca, ma offre anche l’opportunità di un’esperienza emozionante, perché quelle stesse opere - compreso il Fauno perduto - attraverso la mostra immersiva e interattiva, sono tornate in via eccezionale all’interno del Castello per incontrare i visitatori.
Nelle casse ricoverate all’interno delle ex Scuderie, dove è allestita l’esposizione, erano state messe sotto protezione - tra le altre - la Madonna del Cardellino di Raffaello, la Nascita di Venere del Botticelli, la Sacra Famiglia di Michelangelo (Tondo Doni).
Nei suggestivi ambienti della storica biblioteca Rilliana sono allestite la mostra immersiva e la mirror room con proiezioni in alta definizione di una serie di opere dal fascino straordinario.
Al Castello di Poppi con l’inizio dell’anno scolastico sono partite anche le visite riservate alle scuole, che saranno ad ingresso gratuito per gli istituti del Casentino, grazie al sostegno dell’associazione culturale Prospettiva Casentino. La Rete d’imprese d’Appennino, attuale gestore del Castello dei Conti Guidi di Poppi, metterà inoltre a disposizione degli istituti scolastici, casentinesi e non, un’offerta a pagamento di visite guidate diversificate costruite sullo specifico target dei giovani visitatori.
Ampia la rete di collaborazioni, dal Casa Museo Rodolfo Siviero alla Regione Toscana, dalla Fondazione CR Firenze al Parco Nazionale delle Foreste casentinesi Monte Falterona e Campigna e all’Unione dei Comuni montani del Casentino, Ecomuseo del Casentino e Banca della Memoria di Poppi.
Fonte: Ufficio Stampa