Cambio al comando del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze
Cambio al comando del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze. Con la cerimonia ufficiale di insediamento svoltasi ieri mattina alla Caserma Baldissera è stato infatti sancito l’arrivo alla guida del Battaglione del Tenente Colonnello Domenico Pasquale Montemurro, che lascia la guida del Reparto Operativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce.
Il 6° Battaglione “Toscana”, come il resto dei Battaglioni e dei Reggimenti Carabinieri dislocati sul territorio nazionale, è in grado di garantire spiccata reattività, massima flessibilità e rapidità d'intervento nell'assolvimento dei propri compiti, connessi con:
- concorso alla difesa integrata del territorio nazionale;
- partecipazione ai servizi di ordine pubblico;
- vigilanza ad obiettivi sensibili militari e a quelli di natura civile definiti, di volta in volta, dall’Autorità di Pubblica Sicurezza;
- supporto dell’Organizzazione territoriale per incrementare il controllo del territorio nelle zone più sensibili sotto il profilo della sicurezza pubblica;
- predisposizione di assetti da impiegare nelle missioni "fuori area" per l’assolvimento delle funzioni di polizia militare ed il sostegno di alcune attività logistiche;
- esigenze di Protezione Civile.
Dal 2019, con la razionalizzazione e la valorizzazione di funzioni in supporto all’Arma "Territoriale", i Reparti hanno assunto una nuova fisionomia ordinativa mediante la rimodulazione degli assetti dei Plotoni, prevedendo Squadre con compiti di Intervento Operativo (S.I.O.) e Operative di Supporto (SOS). Le SIO possono intervenire, nel numero di volta in volta ritenuto necessario, per lo svolgimento dell'operazione di controllo straordinario del territorio, a supporto dei reparti stanziali di una o più province al fine di prevenire, attraverso una più intensa e visibile attività di controllo del territorio, la "recrudescenza di specifici fenomeni criminosi" quali:
- rapine gravi,
- estorsioni,
- attentati dinamitardi ed incendiari,
- antisommossa
- sicurezza agli stadi
- sicurezza alle manifestazioni
- pubblica sicurezza
- contrabbando,
- sfruttamento della prostituzione,
- immigrazione clandestina;
oppure il "verificarsi di episodi delittuosi di particolare gravità" quali:
- omicidi,
- sequestri di persona,
- atti di eversione o terrorismo.
Le Squadre Operative di Supporto (S.O.S.) sono reparti costituitisi a partire dal 2016, in risposta al coevo accrescimento della minaccia terroristica nei confronti del continente europeo, in seno a tutti i Reggimenti e Battaglioni dell'Arma dei Carabinieri. A esse è devoluto il compito di intervenire quanto più tempestivamente possibile per fronteggiare situazioni di crisi ad alto rischio, nonché prevenire, contrastare e contenere atti di terrorismo in attesa dell’intervento del Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri, devoluto ad intervenire per risolvere efficacemente tali situazioni.
Con la lettura della formula di cessione di comando e il passaggio della gloriosa bandiera di guerra del 6° Battaglione tra le mani dei due comandanti, quello cedente e quello subentrante, si è suggellato il passaggio di comando tra i due Ufficiali.
Il Ten. Col. Domenico Pasquale Montemurro subentra al Colonnello Marco Centola, che lascia Firenze per andare ad assolvere ad un prestigioso incarico nella Capitale. Lucano, laureato in giurisprudenza, originario di Policoro (Matera), 55 anni, sposato, il Ten. Col. Domenico Pasquale Montemurro, lascia il comando di Lecce dove si è distinto nella lotta e la prevenzione alla criminalità organizzata. Numerosi i successi del Ten. Col. Montemurro e degli uomini che ha diretto nei sei anni in cui ha guidato il Reparto Operativo di Lecce. Sono state portate a termine importanti operazioni contro la Sacra Corona Unita e in materia di reati contro la P.A.; alcune di queste hanno anche portato allo scioglimento di amministrazioni comunali per sospette infiltrazioni mafiose. Risolti anche alcuni efferati omicidi che avevano creato grave allarme sociale a Lecce e in provincia, con grande eco anche a livello nazionale, ricevendone il plauso della cittadinanza e delle Autorità locali e dell’Autorità Giudiziaria. Una grande sinergia il Ten. Col. Montemurro l’ha creata anche con la Prefettura di Lecce dove ha operato come rappresentante dell’Arma in importanti tavoli istituiti presso quell’ufficio territoriale di Governo.
La cerimonia dell’avvicendamento, svoltasi alla presenza del Generale di Brigata Giovanni ADAMO, Comandante della 1^ Brigata Mobile, ha avuto tra i suoi ospiti numerose Autorità civili e militari.
Presenti anche i delegati della rappresentanza militare e delle Associazioni professionali a carattere sindacale. Particolarmente gradita alla cerimonia di avvicendamento è stata la presenza del Maresciallo Giuseppe Giangrande e dell’Appuntato Francesco Negri, medaglie d’oro al valor civile e testimoni valorosi, con le loro famiglie, di forza e di coraggio e, in egual misura, del Generale di Divisione Luigi Nardini e dei colleghi tutti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, saggi interpreti delle migliori tradizioni dell’Arma, da sempre simboli e testimoni del legame che unisce generazioni di Carabinieri tra loro.
Nel suo discorso di commiato, il Colonnello Centola ha ringraziato i Carabinieri di ogni ordine e grado del 6° Battaglione per l’impegno profuso negli anni in cui è stato al loro comando: “sono trascorsi poco più di due anni da quando ho ricevuto l’onore di assumere il comando di questo prestigioso reparto, e di divenire il custode della sua bandiera di guerra. E’ stato un periodo impegnativo - ma altrettanto gratificante. Nel cedere il comando, porgo ancora una volta il mio più deferente omaggio alla bandiera di guerra del 6° battaglione, emblema dei più alti valori che rappresentano la continuità ideale della nostra Istituzione. Al Ten. Colonnello Domenico Pasquale Montemurro, che assume oggi l’onore - e l’onere - del comando, rivolgo un saluto particolarmente affettuoso, augurandogli ogni successo ed ogni bene”.
Fonte: Ufficio Stampa