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Lineapelle, associazioni di filiera a confronto su criticità e opportunità del mercato

Passa dalla sinergia tra i suoi attori la forza del comparto pelle, che per vincere le nuove sfide del mercato ha bisogno di strategie mirate condivise da tutti i suoi player: questo il tema dell’evento "Il Valore della filiera italiana della Pelle" che si è svolto giovedì 14 settembre presso lo spazio Lineapelle a Milano, promosso da UNIC-Concerie Italiane, Assocalzaturifici, Assopellettieri, Assomac, in collaborazione con The European House Ambrosetti.

Criticità e opportunità del mercato possono essere gestite al meglio se i comparti dell’area pelle condividono intenti comuni. A partire dalle aree di formazione, comunicazione, gestione di tematica ambientale e sostenibilità sociale. "La pelle made in Italy non si vede riconoscere i meriti che ha. Mi chiedo quale altra filiera al mondo possa vantare gli stessi standard produttivi" dice Riccardo Braccialini, vicepresidente di Assopellettieri. "Le concerie italiane sono da decenni apripista della sostenibilità, dove investono in media tra il 4 e il 10% ogni anno – sottolinea Fulvia Bacchi, direttore generale di UNIC –. È uno dei motivi per i quali siamo leader mondiali, nonché fornitori affidabili. Questo, malgrado gli attacchi continui cui è sottoposto il materiale pelle".

Nelle quattro associazioni della filiera presenti all’evento trovano rappresentanza imprese del made in Italy che producono tra l’80 e il 90% del lusso mondiale, come sottolinea Flavio Sciuccati, senior partner di The European House Ambrosetti, che aggiunge: "È un comparto che va dai macchinari al prodotto finito passando dalle concerie, che conta su 130.000 addetti e che genera un fatturato di 30 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 6 miliardi". E che nella dimensione distrettuale trova uno dei suoi punti di forza. "La natura di eccellenza della nostra filiera poggia sulla nostra vicinanza territoriale – dice Mavi Brustia, presidente Assomac, a proposito delle relazioni di distretto –. Una prossimità che consente scambi di idee, competenze e soluzioni. Siamo uniti dagli stessi obiettivi".

Tra le maggiori sfide cui è chiamato il comparto c’è quella legata al ricambio generazionale e alla necessità di percorsi formativi in grado di attrarre nuove risorse umane, tema su cui interviene Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, che invoca il sostegno del governo alle PMI su fronti "come la formazione, gli investimenti in sviluppo e ricerca, il contenimento dei costi per un prodotto che sotto la spinta dell’inflazione rischia di finire fuori mercato". Temi di grande attualità quelli emersi nel corso dell’evento, che saranno ripresi anche nell’imminente edizione di Lineapelle, dal 19 al 21 settembre a Milano, occasione per tastare il polso di un’industria, quella conciaria, che conserva la sua centralità nel sistema del fashion mondiale. Oltre a Lineapelle, in calendario nei prossimi giorni a Milano anche Mipel, Micam, Simac Tanning Tech e il congresso UITIC, ulteriori momenti di confronto tra gli operatori della filiera. Con la pelle, declinata in tutte le sue sfumature, pronta a confermarsi protagonista dell’universo moda. "Lineapelle, con il suo ricco calendario di eventi - conclude Fulvia Bacchi - sarà una concreta occasione per illustrare, non solo agli addetti ai lavori, la reale eccellenza della concia italiana puntando a confermarsi la migliore vetrina per valorizzare il lavoro delle nostre concerie".

Fonte: UNIC-Concerie Italiane - Ufficio Stampa

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