Appalti Mondo Convenienza, Cgil Toscana e Cobas agli opposti
Salutiamo con favore gli ultimi avanzamenti ottenuti al tavolo nazionale di ieri con Mondo Convenienza dai sindacati confederali. È un tavolo che sta fornendo risposte importanti per tutti i lavoratori del sistema degli appalti di Mondo Convenienza a livello nazionale.
Così Cgil-Filcams-Filt Firenze e Filcams Cgil Toscana.
In particolare, il regolamento aziendale, che veniva unilateralmente applicato in deroga ai contratti nazionali e che sanciva trattamenti discrezionali e illegittimi nei confronti dei lavoratori e rischiava di mettere in discussione il valore regolativo del CCNL a livello nazionale, viene tolto di mezzo. Dal primo ottobre si tornerà all’applicazione dei CCNL firmati dalle organizzazioni più rappresentative a livello nazionale.
Questo regolamento aziendale conteneva numerose deroghe al contratto nazionale tra cui la regolazione delle trasferte secondo modalità assolutamente inaccettabili che integravano il reddito dei lavoratori con logiche discrezionali. Il tavolo nazionale si è posto quindi il tema di eliminare determinati istituti illegittimi senza produrre un eventuale peggioramento del monte salari che i lavoratori possano avere percepito in passato anche attraverso questi trattamenti. Le condizioni oggi in essere ai lavoratori, che venivano gestite con logiche da cottimo, dovranno essere rese invece esigibili per i lavoratori al di fuori di queste logiche, garantendo così la continuità e la regolarità dei trattamenti economici, di cui fino ad oggi i lavoratori godevano solo sotto l’arbitrio della gestione degli orari da parte dell’azienda.
L'altra importante novità che questo tavolo sancisce è il passaggio al CCNL Merci e Logistica. Questo regime di transizione, caratterizzato dall'applicazione del CCNL Multiservizi, traghetterà, in tutti gli appalti relativi al trasporto, alla consegna e al montaggio, il passaggio al CCNL di Merci e Logistica, facendo partire da subito il percorso di armonizzazione necessario al passaggio contrattuale con un tavolo con le categorie nazionali della logistica.
La problematica, specificatamente locale, della mancata presenza di un marcatempo in Rl2, è una questione che, come Cgil Firenze, abbiamo attenzionato, insieme alle molte altre irregolarità da noi riscontrate, all’ispettorato del lavoro e da cui attendiamo che termini il proprio lavoro istruttorio. Continuiamo a denunciare la natura assolutamente illegittima di questa modalità di gestione delle risorse umane. In ogni modo, comunque, con il passaggio e, quindi, l'applicazione del CCNL merci e logistica dovrà necessariamente essere installato lo strumento atto alla rilevazione dell’orario di lavoro, al fine di verificare l’effettivo orario svolto e rilevare il regime di discontinuità applicabile nel rispetto del ccnl merci e logistica.
La vertenza vede così tracciata una via verso una risoluzione che, a livello specificatamente locale, deve prevedere, da parte di Rl2, anche il ritiro dei licenziamenti perpetrati ai danni dei lavoratori in sciopero in questi mesi.
Diametralmente opposto il commento del Sindacato Intercategoriale COBAS Firenze-Prato.
La truffa è servita. Via il regolamento aziendale, MA. Resta il contratto Pulizie Multiservizi. Restano le paghe da 6,80 euro lordi l'ora. Resta il meccanismo infernale dell'indennità di trasferta su base mensile. Restano i 25 licenziamenti. Niente marcatempo per misurare e retribuire le ore effettive di lavoro. Niente contratto nazionale della Logistica. Niente di niente di quello per cui da 110 giorni i facchini, autisti e montatori in appalto di Mondo Conveniente stanno scioperando. Ma, rassicurano dalla CGIL, l'intesa prevede il "mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali" (!). Insomma, niente miglioramenti e niente peggioramenti. In poche parole: cambia tutto per non cambiare nulla. I lavoratori saranno sfruttati e sottopagati come prima, ma non si chiamerà più "Regolamento aziendale".
Tutto il resto è fuffa: gli impegni ad "aprire una trattativa" (e questa cosa era?), i protocolli da scrivere, i monitoraggi da fare, i "percorsi condivisi" da proseguire. È dal 2017 che questi percorsi vanno avanti. Risultati: zero.
I lavoratori da 110 giorni lottano per avere soluzioni, non fuffa.
L'esito del tavolo di ieri non è semplicemente deludente, è proprio offensivo. Offensivo verso i lavoratori. Non riconoscerlo vuol dire mentire a sé stessi e agli altri. E se invece lo si riconosce, allora non c'è altra conseguenza coerente che la proclamazione di uno sciopero di tutta la filiera. Questo dovrebbero fare le organizzazioni sindacali nazionali, tutte e nessuna esclusa, quella di base e quelle confederali. Perché il tavolo di ieri è l'ennesima conferma che per cambiare il sistema a Mondo Convenienza non ci vogliono più tavoli ma più scioperi. Ci vuole di generalizzare la lotta che da 110 giorni i lavoratori portano avanti a Campi Bisenzio. Di estenderla agli altri appalti della filiera, da nord a sud. I continui rinvii di tavolo in tavolo e gli accordi territoriali separati a ribasso, servono solo a dare spago alla strategia dell'azienda: logorare e dividere la lotta. E senza lotta, i prossimi tavoli sappiamo già come andrebbero. Mondo Convenienza è il simbolo dell'arroganza delle imprese si sentono e agiscono al di sopra di tutto e tutti, anche delle leggi. Mondo Convenienza è l'emblema del lavoro povero di tanti e tante che fa i fatturati miliardari di pochi. I lavoratori di Campi Bisenzio stanno dando tutto per sconfiggere questo sistema sostenuti da un intero territorio, per fare "dal basso" il salario minimo che il parlamento italiano non ha voglia di fare. Le direzioni sindacali nazionali di ogni sigla devono chiarire cosa hanno intenzione di fare: continuare a sedersi a tavoli inconcludenti al posto dei lavoratori, oppure sostenere e organizzare la lotta in tutta la filiera?
La strategia dell'azienda è quella del gioco dell'oca. Dopo mesi di trattativa torni sempre alla casella iniziale: l'apertura della trattativa. Noi non ci stiamo.
È per questo che non vogliamo sentire parlare di "passi avanti", di "ottimismi" e cose del genere.
Anche la politica e le istituzioni devono essere chiare. Siamo di fronte ad un totale cortocircuito. Registrare e retribuire l'orario di lavoro è un obbligo di legge, ma siamo di fronte ad un azienda che rifiuta di farlo. Riconosce le paghe stabilite dal CCNL di settore (evidentemente quello della Logistica) è un obbligo di legge, ma l'azienda si ostina a volere applicare un contratto (pulizie Multiservizi) che non c'entra nulla con le attività svolte dai lavoratori per risparmiare deliberatamente su stipendi, tasse e contributi (!).
Ogni appalto Mondo Convenienza è una potenziale Brandizzo. Siamo solo ancora al giorno prima. Quando gli operai sono vivi e non sono ancora morti. Ma è ora, il giorno prima, che il problema deve essere affrontato e risolto. Perché potrebbe essere domani che un autista si schianta con il suo furgone dopo 12 ore di lavoro. Potrebbe essere domani che un facchino rimane schiacciato sulle scale da un frigorifero da 100kg che porta a spalla. La polica e le istituzioni servono oggi, non domani. Perché dopo è inutile aprire i dibattiti su appalti e subappalti al massimo risparmio, operai sottopagati, misure di sicurezza e controllo dell'orario di lavoro. È troppo tardi.
Quando parlate di Brandizzo, state parlando di Mondo Convenienza. Quando parlate di salario minimo, state parlando di Mondo Convenienza.
La domanda è: cosa avete intenzione di fare ora su Mondo Convenienza?
Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa