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Minaccia l'ex moglie con liquido infiammabile, arrestato a Firenze

Rientrata a casa si sarebbe ritrovata di fronte l'ex marito con la tanica. Fuggita via, è nato un inseguimento in auto fino a che la donna non è riuscita a lanciare l'allarme alla polizia, che ha rintracciato e arrestato l'uomo

La notte scorsa, con l’accusa di atti persecutori, la polizia ha arrestato un uomo fiorentino di 45 anni. Secondo quanto ricostruito dagli agenti delle volanti della Questura, intorno alle 2 di notte la vittima, anche lei di Firenze e di qualche anno più giovane, rientrando a casa si sarebbe ritrovata di fronte l’ex marito.

L’uomo, che sempre sulla base di quanto emerso, in passato si era spontaneamente allontanato dall’abitazione nella periferia cittadina a seguito dell’interruzione del rapporto sentimentale con la moglie, si sarebbe presentato nell’atrio condominiale con in mano una tanica piena di liquido altamente infiammabile. Al gesto sarebbe poi seguita l’esplicita minaccia di dare fuoco alla donna. Quest'ultima avrebbe trovato il coraggio di reagire, riuscendo a raggiungere di corsa la propria auto parcheggiata in strada. Ingranata la marcia si sarebbe dunque data ad una vera e propria fuga ma l'ex l'avrebbe inseguita con un'altra auto, tentando anche di speronarla durante il tragitto. Una corsa terminata ad un incrocio all'Isolotto, dove la donna è stata costretta a fermarsi al semaforo e dove l'uomo sceso dall'auto le avrebbe bussato al finestrino, intimandole di sbloccarlo su whatsapp e sottolineando che tanto l'avrebbe aspettata sotto casa.

Scattato il verde, la donna sarebbe riuscita a perderlo di vista e ad allertare finalmente il 112. Immediatamente intervenuta la polizia ha appreso che l'episodio della scorsa notte sarebbe stato solo l’ultimo di una serie pregressa di minacce, pedinamenti e intimidazioni varie, anche tramite messaggi. Il tutto, alla fine, avrebbe anche scoraggiato la vittima dal rivolgersi prima alle forze di polizia. Messi subito sulle tracce dell'uomo, gli agenti dopo accurate ricerche lo hanno rintracciato sul posto di lavoro. Nella sua auto è stata trovata e sequestrata una tanica di alcol etilico denaturato, la stessa verosimilmente utilizzata per mettere in atto le sue ultime minacce.

Sequestrato anche il telefono cellulare, sul quale gli investigatori non escludono che possano essere trovate tracce riconducibili all’accusa di atti persecutori. In attesa della convalida dell’arresto per l’indagato, al momento per il reato di maltrattamenti in famiglia, si sono aperte le porte del carcere fiorentino di Sollicciano.

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