Le aziende vincitrici dello "Stefanino" in visita al borgo di Brunello Cucinelli
Un viaggio alla scoperta del «mondo» di Brunello Cucinelli e del borgo Solomeo nella campagna umbra, dove l’imprenditore ha riunito la sua vita familiare e imprenditoriale. Ad organizzarlo è stata la Diocesi di Prato, che ha voluto ritrovare e riunire le aziende vincitrici del Premio Santo Stefano per proseguire quel rapporto di reciproca conoscenza e di fattiva collaborazione per il bene della città.
In molti hanno risposto all’invito ed è nata così una bella comitiva formata da imprenditori e professionisti pratesi. Ad accompagnare il gruppo c’erano il vicario generale monsignor Daniele Scaccini, l’economo diocesano Irene Sanesi e Concetta Blandino dell’ufficio amministrativo diocesano, ideatrice e promotrice dell’iniziativa.
«Ritrovarsi insieme, in amicizia, e trovare strade comuni per eventuali collaborazioni a servizio della comunità è una volontà che la nostra Diocesi ha sempre avuto – dice mons. Scaccini – l’esempio di Cucinelli e la sua organizzazione aziendale improntata al valore della bellezza, sono state di stimolo per proseguire lungo quel cammino che abbiamo intrapreso con l’istituzione del Premio Santo Stefano, rivolto alle aziende virtuose del distretto industriale pratese».
Nel 2019 Brunello Cucinelli fu ospite d’onore della cerimonia di consegna dello Stefanino d’oro e in quella occasione ricordò agli imprenditori presenti di «pensare sempre all’eternità», e poi: «siamo custodi di fabbriche, case e piazze. Usiamole con prudenza e trattiamole con rispetto». Si tratta della filosofia alla base della costruzione di Solomeo, borgo medievale nel quale, accanto agli ambienti dedicati alla produzione, sono stati realizzati un teatro e una scuola di arti e mestieri.
Come detto, tra i partecipanti all’iniziativa c’erano molti imprenditori e tra questi i rappresentanti di alcune tra le aziende vincitrici del Premio Santo Stefano: Officina Romagnoli, Biscottificio Antonio Mattei, Rifinizione Santo Stefano, Capp Plast, Lanificio Cangioli, Filati Be.Mi.Va. e Pointex. Tra i presenti anche Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana.
Al termine della giornata, i partecipanti hanno voluto lasciare una offerta alla Diocesi per sostenere progetti di carità.
Il Premio Santo Stefano, dedicato al patrono della città, è un riconoscimento alle aziende che si sono contraddistinte per la tenuta e il rilancio del lavoro a Prato. Conosciuto anche con il nome di «Stefanino», viene consegnato ogni anno per sottolineare come la cultura e l’operosità del distretto pratese siano ancora capaci di fare impresa in modo etico e rispettoso dei valori del lavoro e della concorrenza.
Promotori dell’iniziativa sono la Diocesi, il Comune, la Provincia di Prato, la Camera di Commercio , la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e il Comune di Montemurlo.
Fonte: Diocesi di Prato - Ufficio Stampa