La scuola di Castelfranco diventa Dada: ambienti rinnovati e colorati
Il progetto DADA diventa realtà a Castelfranco di Sotto. L'Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci ha adottato un nuovo metodo di insegnamento che cambia l’organizzazione degli spazi e la gestione della didattica. La metodologia DADA (acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento) è già stata scelta da molti istituti italiani e si basa su un modello di scuola in stile americano, dove ogni insegnante ha la sua aula e che sono gli studenti e le studentesse a spostarsi secondo la lezione che devono seguire. Un sistema che rende ragazzi e ragazze, che hanno bisogno di muoversi e imparare a organizzarsi, più autonomi e favorisce quindi una didattica più dinamica, partecipata e collaborativa, nell’ottica della personalizzazione dell’apprendimento. Un modello didattico funzionale a quei processi di insegnamento-apprendimento attivo in cui gli studenti possano divenire attori principali nella costruzione dei loro saperi.
Il nuovo sistema sarà inserito a partire da quest’anno scolastico nelle classi della Scuola Secondaria di Primo Grado di Piazza Mazzini, grazie all’idea e l’iniziativa degli stessi insegnanti che hanno proposto il progetto in sede di Consiglio d’Istituto dopo aver partecipato a un corso di formazione su questo tema.
Il metodo DADA si basa sul concetto di sviluppare tutte le metodologie didattiche in un ambiente di apprendimento che sia funzionale a questo. L’ambiente in cui si svolge l’attività didattica diventa ancor più fondamentale ed ha quindi significato una riorganizzazione degli spazi interni alla scuola.
Ogni studente e studentessa avrà il suo armadietto dove potrà custodire le sue cose, lo zaino, i libri, il materiale occorrente per la didattica. I corridoi della scuola sono stati colorati in base alle varie aree d’insegnamento (linguistica, scientifica, artistica, ecc.), e le aule potranno essere personalizzate dagli insegnanti secondo la materia a cui sono dedicate.
“Questo progetto è nato e si è sviluppato grazie al contributo di molti soggetti diversi – ha spiegato il dirigente scolastico dell’istituto L. Da Vinci, Sandro Sodini -. In primis gli e le insegnanti che hanno proposto l’idea e che si sono impegnati per promuoverla e portarla avanti, ma un grande ruolo lo hanno avuto anche i genitori che insieme al corpo docente si sono rimboccati le maniche per trovare fondi e materialmente e personalmente ridipingere la scuola. Non per ultime le aziende del territorio che ci hanno dato un grosso aiuto e sostegno”.
Erano infatti presenti all’evento inaugurale “AperiDADA”, giovedì 7 settembre, insieme al dirigente scolastico e al sindaco di Castelfranco Gabriele Toti, le società che hanno finanziato in vario modo il progetto: Conceria Incas S.p.a, Toscolapi S.r.l, Conceria Sciarada, Industrie Conciarie S.p.a., Figli di Guido Lapi S.p.a, Banco Fiorentino e FGL International.
“La Dada è un sistema che facilita altre forme di didattica – continua Sodini -. È e che in particolar modo dovrà scardinare il più possibile l’impostazione della lezione frontale e coinvolgere studenti, studentesse e docenti in un modo di insegnamento e apprendimento diversi da quelli conosciuti finora, con meno distanza”.
“Siamo fieri che Castelfranco porti avanti questo sistema di insegnamento così moderno e lungimirante – hanno commentato il sindaco Toti e l’assessora alla Scuola Ilaria Duranti -. Occorre coraggio per affrontare cambiamenti così importanti e ambiziosi. E, come spesso accade, è bello vedere che progetti come questi siano il frutto di una collaborazione di tante persone dentro e fuori la scuola”.
Fonte: Comune di Castelfranco di Sotto - Ufficio stampa