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"Il soldato che dipingeva la pace", a Montemurlo la mostra permanente dedicata a James Orr

La sala con le opere del soldato sarà inaugurata al Museo della Linea Gotica. Sindaco Calamai: "Gli acquerelli di Orr sono pace, bellezza e amicizia in un periodo buio come la Seconda Guerra Mondiale"

Si svolgerà domenica 10 settembre alle ore 11, vigilia della festa della Liberazione di Montemurlo dal nazi-fascismo, l'inaugurazione della nuova sala permanente del Museo della Linea Gotica di Montemurlo (via Montalese, 719) dedicata a James Orr, il soldato sudafricano che durante la campagna alleata di Liberazione dell'Italia decide di ’fotografare’ paesaggi e momenti di vita quotidiana attraverso la pittura. L'iniziativa è promossa dal Museo della Linea Gotica con la collaborazione del Comune di Montemurlo. "Gli acquerelli del soldato Orr sono un'occasione preziosa per parlare di pace, di bellezza e di amicizia in un periodo buio come quello della Seconda Guerra Mondiale.- dice il sindaco Simone Calamai - Lo scorso anno le figlie di Orr hanno fatto dono al Museo di tre album con gli acquerelli del padre che raccontano la guerra da una prospettiva nuova, quella dell'umanità e della bellezza dei paesaggi italiani. È quindi davvero giusto ed importante dedicare una sala del Museo a James Orr e al suo straordinario lavoro. Grazie al vice-preside, Giuseppe Aucello per il la determinazione e la passione con la quale ha portato avanti questo lavoro di ricerca e di valorizzazione di questa preziosa eredità". Gli acquerelli ed il diario di James Donald Orr, soldato sudafricano che ha preso parte alla campagna d’Italia ed è rimasto bloccato per 8 mesi a Prato per l’arrestarsi del fronte sulla Linea Gotica, ora sono raccolti anche in un libro, realizzato e pubblicato dal Museo storico della Linea Gotica di Montemurlo col Museo dell’Opera del Duomo, "Il soldato che dipingeva la pace, Italia 1944-1945 - The soldier who painted peace, Italy 1944-1945" a cura di Giuseppe Aucello. Il volume sarà presentato il 9 settembre alle 17.30 nel chiostro del Duomo di Prato. "La storia di James Orr è capace ancor'oggi di parlarci dell'importanza dei valori della solidarietà e dell'amicizia - conclude il sindaco Calamai - Una vicenda che è importante conoscere e valorizzare contro l'indifferenza e la ferocia dei nostri tempi".

Dopo aver avanzato lungo la nostra penisola, nell’ottobre del 1944 Donald James Orr arriva a Prato dove si stabilisce, a causa dell'imperversare del maltempo, che impedisce alle truppe di procedere, fino all’aprile del 1945. Qui viene inquadrato nei reparti F.T.D.S. "Forward Tank Delivery Squadron" (squadrone di consegna dei carri armati) che avevano l’obiettivo di scortare i nuovi carri armati e consegnarli a ridosso della linea del fronte sulla Linea Gotica. Durante i mesi trascorsi tra Prato e Montemurlo, Donald Orr stringe amicizia con numerose famiglie locali (i Rindi, i Bacci e i Bardazzi), con le quali mantiene i contatti fino agli anni Cinquanta del Novecento, come si legge nei diari del soldato sudafricano.James Donald Orr era nato a Cape Town nel 1909. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale decide di arruolarsi come volontario nell’esercito. Nell’aprile del 1944 viene assegnato alla 17ª SA Armoured Brigade Signal Squadron e trasferito a Taranto per prendere parte alla campagna di liberazione dell’Italia dalle truppe nazifasciste. I 150 acquerelli di Orr, oltre alle zone del pratese, tratteggiano un lungo viaggio attraverso l'Italia: Taranto, Matera, Lucca, Venezia, Milano, Rapallo e sul Lago Maggiore, dove Orr non perse l’occasione di realizzare nuovi dipinti. Al suo rientro in Sudafrica nel 1946, oltre all’esperienza vissuta, portò con se i 150 dipinti tutti custoditi dalla famiglia, oggi patrimonio del Museo della Linea Gotica di Montemurlo e della comunità, che quasi 80 anni fa accolse questo giovane soldato, arrivato dall'altra parte del mondo.

Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio stampa

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