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Finocchiona Igp, si riapre il mercato in Usa

La finocchiona Igp, tra i più caratteristici dei salumi toscani, apprezzata dai buongustai di tutto il mondo, presto potrà sbarcare negli Stati Uniti. A dare il via libera all'export il riconoscimento da parte degli uffici federali statunitensi, della Toscana come territorio indenne dalla malattia vescicolare suina. L'iter avviato con la pubblicazione del decreto sul Federal register andrà a conclusione il prossimo 23 ottobre.

La notizia è stata presentata nell’ambito di una conferenza stampa alla presenza della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, dell’assessore alla sanità Simone Bezzini, del presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp, Alessandro Iacomoni, del direttore del Consorzio di tutela Finocchiona Igp, Francesco Seghi e del presidente del Consorzio di tutela del Prosciutto di Norcia Igp, Pietro Bellini, avendo anche il prosciutto di Norcia Igp ottenuto l'esito favorevole dell’esame svolto dalle autorità statunitensi in merito al riconoscimento di territorio indenni dalla malattia vescicolare suina.

“Una giornata storica – ha detto il presidente Eugenio Giani – oggi celebriamo un traguardo raggiunto grazie ad un lavoro di squadra fra istituzioni e produttori che riaprirà un mercato davvero promettente, da sempre molto attento ai sapori e alle tipicità della nostra regione. Un salume come la finocchiona, che tanto racconta della tradizione gastronomica toscana, non poteva mancare sulle tavole di oltreoceano e di sicuro il suo ritorno riceverà l'accoglienza che merita".

“E’ stato un parto lungo e complicato – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi durante la conferenza stampa - Abbiamo cominciato a lavorare a questo aspetto nel 2016 quando ero assessora alla sanità, per poter affermare che la Toscana era regione libera dalla malattia vescicolare, il che avrebbe consentito l’esportazione di un salume fresco in un mercato importante come gli Usa. Nonostante l’accertamento della regolarità del percorso, della procedura, dei nostri allevamenti, e la soluzione di tutti gli aspetti formali, non riuscivamo a ottenere da parte dell’organo statunitense la firma che avrebbe consentito alla Finocchiona Igp l’esportazione. Finalmente oggi, dopo sette anni, dopo incontri anche con l’ambasciata negli Stati Unti, il console Usa a Firenze e l’interessamento del ministro degli esteri attuale coinvolto attraverso il Consorzio di tutela della Finocchiona IGP, possiamo dire che anche questo straordinario salume, realizzato con lo sviluppo di una filiera regionale importante, può aprirsi a un mercato che è sempre più attento alla nostra Toscana e al nostro Paese. Concludo richiamando tutti all’acquisto della finocchiona con il bollino Igp, che è segno di prodotto certificato con un disciplinare di produzione preciso, un prodotto di grande valore e qualità, un prodotto che per la sua parte è identitario della Toscana”.

“Un ringraziamento a tutti gli attori istituzionali, il consorzio, gli uffici, tutti coloro che si sono adoprati in ogni ambito affinché si raggiungesse questo obiettivo. Anche io, in passato, ricoprendo altri ruoli, ho avuto modo di incrociare questa tematica e ho piena consapevolezza del valore identitario delle produzioni da tutelare e da promuovere e anche del valore economico e occupazionale che queste produzioni rivestono per i nostri contesti territoriali. In tale quadro c’è stato un lavoro importante degli uffici dell’assessorato alla sanità che hanno seguito con grande attenzione un percorso delicato tanto più perché legato ai rapporti internazionali. Siamo pertanto felici di questo risultato, per il valore di questo prodotto e per l’importanza del mercato al quale adesso potrà finalmente rivolgersi, nel pieno rispetto delle normative, con la garanzia di qualità e sicurezza anche dal punto di vista sanitario, un elemento che valorizza ancora di più il lavoro di squadra che ci ha portato qui oggi”.

“Andiamo – ha detto quindi il presidente del Consorzio Tutela della Finocchiona Igp Alessandro Iacomoni - in America con la nostra finocchiona, siamo finalmente stati iscritti nel Federal register e per noi è un passo importantissimo perché si apre un mercato notevole che rappresenta per i prodotti toscani e non solo una possibilità di vendita importante. Abbiamo stimato 250mila chili di Finocchiona Igp pari al 13% della produzione attuale che possono andare sul mercato Usa. Aspettiamo con grande trepidazione la scadenza dei 60 giorni perché la possibilità si apra in via definitiva ma guardiamo al futuro prossimo ben fiduciosi”

La pubblicazione da parte delle autorità americane è un primo passo verso l'ampliamento dei mercati di riferimento dei prodotti toscani, da sempre molto apprezzati negli Stati Uniti. Il settore della salumeria toscana, che vanta decine di aziende e circa 1.500 impiegati diretti, punta a far conoscere e apprezzare ad un nuovo pubblico di consumatori i salumi della nostra tradizione, tra cui la Finocchiona Igp, regina dei salumi toscani e protagonista delle tavole  della nostra regione.

La Finocchiona Igp rappresenta una delle eccellenze che possono essere prodotte esclusivamente in Toscana, certificata con il marchio di qualità di Indicazione geografica protetta e prodotta seguendo il Disciplinare di produzione. Per la Finocchiona Igp una prima stima relativa al futuro export negli USA è di circa 250.000 chili annui, che si attesterebbe a rappresentare circa il 13,5% della produzione certificata. Numeri importanti che farebbero balzare la nazione stelle e strisce sul podio dei mercati per esportazioni del tipico salume toscano. Nel 2022 l’Italia si è confermato come primo mercato a cui è stato destinato il 79% della produzione certificata, seguita dalla Germania con l’11%.

Fonte: Regione Toscana

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