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Si conclude dopo 10 giorni la missione umanitaria del Movimento Shalom nella Repubblica del Congo

Si conclude dopo 10 giorni intensi, la missione umanitaria del Movimento Shalom nella Repubblica del Congo. La delegazione composta dal fondatore Don Andrea Cristiani, dal presidente Vieri Martini e da altri 5 volontari tra cui la giornalista Romina Gobbo, già impegnata con Shalom nel 2022 in un viaggio umanitario in Ucraina, ha incontrato i moltissimi soci Shalom locali, presenti in sezioni presso ogni Diocesi del Paese, ha inaugurato la “Casa Shalom” a Brazzaville dove grazie all’associazione di San Miniato è stato perforato un pozzo ed installato un impianto di potabilizzazione che darà acqua a tutto il quartiere circostante, situato nella povera periferia della capitale dove le infrastrutture e le opportunità per una vita dignitosa sono pressoché inesistenti.

Alle visite ai bambini e agli orfanotrofi, si sono succeduti una serie di incontri istituzionali con i rappresentanti civili, religiosi e tradizionali del Congo, per rafforzare i rapporti nel Paese che si protraggono da oltre 15 anni.
I prossimi obiettivi sono la costruzione di un centro di formazione agro-pastorale su 5 ettari di terreno prospicienti un lago già acquistati da Shalom Congo per dare opportunità lavorative ai giovani e il perfezionamento della procedura di accreditamento e di autorizzazione alle adozioni internazionali.

È intenzione del Movimento Shalom, infine, dare rilevanza alla figura storica dell’esploratore italiano Brazza che alla fine dell’800 ha fondato la capitale del Congo che prende da lui il nome, Brazzaville. Brazza, contrario alla schiavitù ed ai metodi colonialistici, è molto amato dalla popolazione congolese e troppo poco conosciuto nel suo Paese di origine, motivo per cui è volontà del Movimento quella di organizzare su di esso una conferenza perché gli sia riconosciuta la giusta gratitudine ed importanza storica.

Vieri Martini

presidente Movimento Shalom

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