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Migranti, per Donzelli "i sindaci Pd li usano per fare campagna elettorale". Replica da Monni e Barnini

Giovanni Donzelli (foto da Facebook)

Bufera sulle arole del deputato FdI Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione nazionale, durante una conferenza quest'oggi a Forte dei Marmi. Il tema è quello dei migranti. Il parlamentare fiorentino ha affermato che sull'immigrazione "i sindaci del Pd provano a fare campagna elettorale usando gli immigrati per ritagliarsi una visibilità. Usano le difficoltà degli immigrati per scopi politici", "a volte viene il dubbio che questi sindaci facciano queste proteste per aiutare qualche cooperativa amica che vuole alzare il prezzo, visto che quando si va a stringere, questi sindaci chiedono soldi".

Ecco le reazioni

Brenda Barnini, Pd: “Donzelli venga in un Cas a vedere la situazione”

“Solo chi non ha idea di cosa significa gestire l’accoglienza dei migranti può fare una dichiarazione come quella di Donzelli. Lo invito a venire in visita in un qualunque centro di accoglienza straordinaria per rendersi conto. Forse l’obiettivo di Meloni e Fratelli d’Italia è creare le condizioni di caos e insicurezza in ogni città italiana per poter continuare a raccontare in vista delle prossime elezioni europee la novella della destra che difende i cittadini italiani. La verità è che anche i sindaci di centro destra stanno denunciando l’impossibilità di gestire l’emergenza migranti a queste condizioni. Basta demagogia, basta chiacchere, ogni giorno veniamo convocati dalle prefetture che minacciano di dover mettere i nuovi migranti in tende o palazzetti dello sport. È bene che tutti i cittadini sappiano che se il Governo non destinerà nuove risorse per l’accoglienza nessuno sarà in grado di tenere sotto controllo la situazione”. Così Brenda Barnini, sindaca di Empoli e reponsabile politiche sociali e welfare del Pd toscano, risponde alle dichiarazioni odierne di Giovanni Donzelli.

Monni: "Pensate piuttosto a governare”

“Ma di cosa parla Donzelli? Ci racconti piuttosto del blocco navale che hanno promesso in campagna elettorale, mentre gli arrivi sono quintuplicati. Oppure, se preferisce, può parlarci dei sindaci e dei presidenti di Regione, anche di centro-destra, che lamentano una gestione inesistente che sta scaricando tutto su di loro senza dargli risorse e strumenti. O magari raccontare del perché si fa un decreto che impone alle Ong di dirigersi verso il porto sicuro assegnato, spesso assai lontano, ignorando ulteriori sos e poi si smentisce quello stesso provvedimento usando le stesse Ong per salvataggi coordinati dalle autorità italiane perché la Guardia costiera non ha nemmeno le risorse per il carburante”. L’assessora alla protezione civile, Monia Monni, replica così alle dichiarazioni rilasciate oggi dal responsabile organizzazione Fdi, Giovanni Donzelli, sulla questione dell’emergenza migranti.

“Ci spieghi anche – continua Monni - che Paese è quello in cui si punisce chi ha salvato vite umane, perché questo è accaduto anche ieri al porto di Marina di Carrara. Se la Open Arms si fosse fermata al primo salvataggio, 170 persone sarebbero probabilmente morte. Ammiriamo, e giustamente, chi salva un bagnante dall'annegamento, ma puniamo chi di vite ne ha salvate 196. Evidentemente ci sono vite che valgono meno di altre, non so se questa valutazione dipenda dal colore della pelle o dalla capacità di produrre reddito, ma in un Paese civile una vita è una vita ed abbiamo tutti il dovere di proteggerla”.

“Mentre aspettava la notifica del fermo amministrativo - ricorda inoltre l’assessora, che ieri ha seguito le operazioni di sbarco in banchina -, l'equipaggio della Open Arms ha fatto partire le note di Bella ciao e immagino che questo risulti ancora più urticante per Donzelli. Però io credo che quella canzone non avrebbe potuto trovare un luogo migliore dove risuonare, perché è l'inno di chi resiste alla barbarie e si schiera contro le ingiustizie. La Toscana – conclude Monni - resisterà accanto a loro. Intanto invece che provare a rimettere la palla nel campo del centro-sinistra, la destra potrebbe provare a governare, perché mi pare evidente che il tempo delle scuse e degli alibi è ampiamente scaduto.”

La replica di Torselli e Petrucci (FdI)

“Nelle ultime ore abbiamo notato una certa fibrillazione da parte dell’assessore Monni, impegnata in una sequela di domande rivolte a mezzo stampa all’Onorevole Donzelli in merito a come il governo intenda fronteggiare l’emergenza migranti.

Nel frattempo, due domandine facili facili le rivolgiamo noi a lei: dopo che anche il Sindaco Nardella ha alzato bandiera bianca scrivendo al governo per ottenere aiuti nella gestione dei clandestini, difende ancora il tanto decantato quanto fallimentare modello toscano della cosiddetta “accoglienza diffusa”? Un modello che nella maggioranza dei casi si è trasformato in un business fatto sulla pelle dei migranti e che non ha mai portato alla tanto agognata integrazione con cui si è spesso sporcato la bocca il Pd.
E poi, l’assessore si ritiene ancora una accesa sostenitrice di quelle ONG che si sostituiscono ai “poveri scafisti” per aiutarli a compiere l’ultimo miglio nei loro scellerati traffici di esseri umani?

Chi ha generato questa situazione, con decenni di politiche folli e ipocritamente buoniste, che hanno regalato intere porzioni delle nostre città alla micro criminalità straniera, davvero ha ancora il coraggio di parlare proponendo idee e soluzioni?
È evidente che la questione immigrazione vada affrontata a livello europeo, cosa che il Governo Meloni sta facendo sin dal giorno del suo insediamento. È il centrosinistra cosa ha fatto nei decenni precedenti? Niente, ha solo aspettato che arrivasse un altro governo capace di trovare reali soluzioni al problema“ lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Francesco Torselli e il consigliere regionale FdI Diego Petrucci.

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