Una villa e la ex Casa del fascio all'asta a Ponte a Elsa: la storia in rovine
Meglio una villa abbandonata o un'ex casa del fascio per investire nel mattone? Per chi frequenta siti di aste giudiziarie su Empoli, magari con disponibilità abbastanza ampie, potrà porsi la questione vedendo che al momento sono presenti due immobili di pregio storico ma in condizioni che meritino un ampio restauro, come riportato anche oggi dal quotidiano La Nazione.
La villa è quella della Bastia, nell'omonima località vicino a Ponte a Elsa, risalente al sedicesimo e diciassettesimo secolo. Un bene culturale di particolare interesse storico ed artistico, come recita il bando dedicato alla vendita, composto da giardini e terreni agricoli. Ma l'immobile attualmente è in condizioni "scadenti" di conservazione, con ampi cedimenti nei tetti e vegetazione che invade le parti esterne. La storia di questo complesso, visibile per chi passa sul tratto della 429 da Empoli a Brusciana, racconta di famiglie nobili come i Pucci, gli Orlandini, di personaggi illustri e ora dimenticati come Amedeo Del Vivo. Le foto scattate all'interno, quando ancora era possibile entrare senza rischiare crolli, parlano di un mondo che non c'è più. Potrà tornare alla vita solo con un investimento iniziale, almeno per il possesso della proprietà, di poco più di un milione di euro.
In linea d'aria ci sono pochi km verso l'altro immobile in vendita, anch'esso ben visibile agli occhi dei residenti di Ponte a Elsa.
All'Agenzia del Demanio è presente la ex Casa del Fascio, che dopo la fine della guerra è servita anche come ufficio postale prima del trasferimento poche centinaia di metri più avanti, dall'altro lato di via Livornese. La struttura a due piani è stata utilizzata come ufficio pubblico con 6 vani in totale oltre a ripostigli e vano per la centrale termica. Anche in questo caso, per edifici di pregio storico, ci sono delle prescrizioni da parte della Soprintendenza in merito ai lavori, con le finestre originarie da 'riaprire' e la chiusura della porta al piano terra ritenuta incongrua.
Per l'acquisto serviranno meno di 150mila euro, nello specifico 148mila. In passato altri ruderi del Ventennio come l'ex Casa del Fascio di Santa Maria sono stati acquistati dal Comune di Empoli per una riqualificazione a livello pubblico come Casa della Memoria della guerra partigiana e della Liberazione.