Cittadinanza onoraria a Enrico guerra, a 3 anni sopravvisse alla strage del Duomo di Miniato
Enrico Guerra, 83 anni, sopravvissuto alla strage del duomo di San Miniato alla fine della Seconda Guerra Mondiale quando aveva 3 anni, è stato conferito della cittadinanza onoraria dal Comune di San Miniato.
La strage avvenne il 22 luglio 1944, quando un ordigno colpì la chiesa dove Enrico e la sua famiglia erano rifugiati con altri pisani per sfuggire alle tensioni belliche causate dall'avanzata delle truppe alleate statunitensi e il ritiro delle truppe tedesche. Questo incidente causò la morte di suo padre, Ugo Guerra, e di altre 54 persone.
Adesso Guerra vive a Spoltore, ed è stato ex bibliotecario e scrittore. È autore di vari libri, tra cui "La panchina postale e altri racconti" (Ses.eCu., 2014), che contiene "Il rosone di guerra", un racconto autobiografico in cui rivisita le circostanze dell'eccidio.
Nel raccontare l'evento, spiega che l'ordigno sparato in aria colpì il campanile della cattedrale e rimbalzò sulla colonna dietro la quale si trovavano loro, uccidendo suo padre. Ugo Guerra, sottotenente, presidente della Gioventù Italiana del Littorio (GIL) e professore di educazione fisica, aveva partecipato a diverse campagne belliche sin dal 1939 e si trovava in licenza a Pisa a causa della malaria contratta in guerra quando fu ucciso come civile.