gonews.it

Il cardinale Ernest Simoni in visita a Castagneto Carducci

ph: Sara Sepulcri

Nella vigilia dell’Assunzione di Maria in cielo, il Cardinale Ernest Simoni, alla Sua veneranda età di 95 anni, con la Sua forza apostolica, si è recato in visita a Castagneto Carducci.
Il Porporato, conosciuto in tutto il mondo, quale testimone di pace e di perdono, è stato definito da Papa Francesco “Martire Vivente”, per i suoi 28 anni di ingiusta prigionia e lavori forzati, inflitti dal dittatore albanese Enver Hoxha, il quale per costituzione nel 1976 aveva decretato il “Paese delle Aquile” unico stato al mondo ateo.

L’alto prelato è giunto a Castagneto Carducci sfidando la calura d’agosto su invito degli Oblati di San Giuseppe d’Asti, che ormai da decenni si prendono cura delle parrocchie e dall’amministrazione comunale. La visita di Sua Eminenza è stata promossa e coordinata dal Cavalier Luca Princi.

Come prima tappa si è recato in visita alla comunità del borgo di Bolgheri, dove è stato accolto dall’ applauso caloroso di molteplici fedeli e dove ha rammentato il poeta Giosuè Carducci, nato all’ombra del famoso viale dei cipressi, di cui, sin da bambino, il porporato ne aveva studiato poesie e scritti, nel collegio francescano di Scutari, durante la formazione a sacerdozio.
Il viaggio pastorale è continuato, poi, nell’antico borgo di Castagneto Carducci, dove è stato accolto dal parroco Don Fabio Favilli. Il porporato si è recato nella Chiesa del Santissimo Crocifisso accolto dal Governatore e dai Fratelli della Misericordia, dove visibilmente commosso, si è soffermato e inginocchiato a lungo ai piedi della Santa Croce, venerata dalla comunità castagnetana da molti secoli, grazie all’ostensione straordinaria, concessa da Monsignor Carlo Ciattiniè, Vescovo della diocesi di Massa marittima e Piombino. I presenti alla straordinaria ostensione si sono commossi fino alle lacrime, nel vedere l’anziano sacerdote albanese, ora rivestitosi della dignità cardinalizia, pregare ai piedi della Croce di Cristo, che come lui anche vescovi, religiosi, religiose e laici albanesi hanno portato sulle spalle durante la barbara persecuzione e 38 dei quali, nel novembre 2016, sono stati definiti martiri e beatificati per volere di Papa Francesco.

Il Cardinale ha poi percorso a piedi i vicoli del paese, giungendo presso il Palazzo Comunale, dove è stato accolto dalla Sindaca Sandra Scarpellini e dalla giunta; il porporato è stato salutato con grande affetto e commozione ed ha ricevuto in dono una medaglia e una attestazione per "la sua esemplare vita e per il suo straordinario messaggio di pace, libertà e fratellanza".
Il Cardinale ha poi concluso la sua visita presso la parrocchia di Santa Maria Assunta a Marina di Castagneto Carducci, nel giorno nel quale si ricorda la Santissima Madonna protettrice della chiesa, a lei dedicata 35 anni fa, dove ha celebrato la messa, animata dal coro parrocchiale, ed è stato accolto da padre Joseph Antony osj e dai religiosi giuseppini. Erano presenti centinaia di fedeli in villeggiatura sulla Costa Tirrenica, provenienti da tutta Italia e non solo, commossi fino alle lacrime nell’ascoltare le parole del Cardinale e il racconto degli anni bui della persecuzione, riferiti dal Cavalier Vieri Lascialfari al termine della cerimonia.

ph: Sara Sepulcri

"Ringrazio il Signore per avermi permesso di visitare la comunità di Castagneto Carducci, grato per il grande dono di aver potuto pregare ai piedi del crocifisso, amato da secoli dai fedeli castagnetani. Ho pregato per il Santo Padre affinchè il Signore sempre lo sostenga nel servizio al timone della barca di Pietro, quale suo successore. Possa il Signore concedere l’implorata pace in tutto il mondo, in particolar modo nei Balcani, dove da oltre un anno, le atrocità della guerra hanno portato distruzione, sofferenze e gravi lutti. Possa il Signore convertire i cuori dei governanti affinchè cessi ogni attività bellica e possa avvenire una ricostruzione dei paesi distrutti e sia data pace e prosperità ai popoli.

Un particolare grazie all’amministrazione comunale, nella figura della Sindaca Sandra Scarpellini, che mi ha consegnato una preziosa medaglia coniata dall’amministrazione comunale e un’attestazione. Dedico questo momento a tutti i miei confratelli, che con me sono stati imprigionati e perseguitati all’ombra della Santa Croce, seguendo gli insegnamenti evangelici del Divin Maestro, fiduciosi nelle sue promesse:
Beati i miti perché hanno in eredità la Terra.
Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia perché è di essi il Regno dei Cieli.
Beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e mentendo vi diranno ogni sorta di male a causa mia: ringraziate ed esultate perché grande sarà la vostra ricompensa nei cieli, così infatti furono perseguitati i profeti prima di voi".

Fonte: Ufficio stampa

Exit mobile version