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Offese e minacce alla municipale, denunciato autista di pullman turistico

Continuano i controlli della Polizia Municipale sui pullman turistici che ogni giorno in gran numero arrivano in città. E non manca chi cerca di fare il “furbo” e, scoperto, offende e minaccia gli agenti. Si tratta dell’autista di un pullman fermato lunedì pomeriggio da una pattuglia del Reparto di Rifredi in via Forlanini.

L'uomo, 55 anni residente in un comune dell'area romana, in un primo momento ha avuto un comportamento collaborativo e "amichevole" con gli agenti fornendo subito i documenti di guida. Ma alla richiesta del permesso necessario ai pullman turistici per l’accesso in città ha cambiato atteggiamento: con tono sarcastico ha risposto che i permessi a Firenze non li chiedeva perché il suo bus, di categoria Euro 4, avrebbe pagato troppo. E ha aggiunto, rivolgendosi agli agenti, che si dovevano sbrigare a fare il solito verbale perché aveva fretta.

La pattuglia però ha notato che il bus non era in buone condizioni e quindi ha chiesto di verificare le dotazioni di sicurezza, oltre al dovuto controllo riguardo alla provenienza e destinazione dei turisti. Una richiesta che ha fatto arrabbiare l’autista che ha iniziato a urlare rifiutando qualsiasi controllo e telefonando addirittura al 113 per "denunciare" quello che lui definiva un controllo illegittimo, un sequestro del bus. Non contento ha iniziato a offendere e minacciare gli agenti con evidente imbarazzo dei turisti a bordo.

Per l’uomo è scattata la denuncia per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale a cui si sono aggiunte varie sanzioni per le irregolarità riscontrate (permesso per l’accesso del bus non richiesto, rifiuto di controllo al veicolo, mancanza del dispositivo fermaruote e triangolo art. 72 cds) e la decurtazione di 4 punti sulla patente.

Per la mancanza delle dotazioni di sicurezza è stata fatta immediata comunicazione al C.O.A (Centro Operativo Autostradale ) per far diramare un avviso di segnalazione in caso di transito in autostrada: senza quelle dotazioni il bus non può infatti transitare (divieto o obbligo di uscita immediata). Per la mancanza del permesso per l’accesso in città la SAS si rivarrà con il proprietario inviandogli un recupero credito pari al doppio del costo dell’autorizzazione non richiesta.

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