Evacuazione al raduno mondiale di Scout in Corea del Sud, da Fucecchio: "Siamo tranquilli"
Gruppi Scout da tutto il mondo si trovano in questi giorni in Corea del Sud per la 25esima edizione del World Scout Jamboree. L'esperienza del raduno internazionale, organizzato ogni 4 anni, doveva svolgersi dal primo al 12 agosto ma quest'anno terminerà con anticipo a causa del clima. Infatti, dopo giorni di grande caldo, tanto da far essere questa estate una delle più torride affrontate dal Paese, adesso il rischio è il previsto tifone Khanun che ha portato il governo alla decisione di finire prima il raduno. Gli scout saranno dunque evacuati da Saemangeum, luogo del festival, e trasferiti in altre zone in vista del ritorno a casa.
Sul posto, tra gli oltre 43mila partecipanti, anche diversi scout toscani tra cui due giovanissime di Fucecchio, Agnese Chiodini del gruppo Scout Fucecchio 1 e Letizia Rosa gruppo C.N.G.E.I. (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani) di Campi Bisenzio, entrambe passate per i saluti pre partenza dal sindaco Alessio Spinelli, che le ha ricevute. Chiodini e il capo Scout Ilaria Santini del gruppo Scout Fucecchio 1 presente sul territorio da 70 anni, a marzo avevano raccontato ai microfoni di Radio Lady 97.7 la partecipazione e le emozioni in vista del raduno.
Adesso, per capire com'è la situazione in Corea del Sud con le ultime notizie che giungono dalle cronache internazionali, abbiamo raggiunto al telefono la mamma di Chiodini, 15enne che indossa il fazzolettone da quando aveva otto anni. "Ci hanno detto che evacueranno il sito per precauzione a causa del tifone, e sposteranno i ragazzi presumibilmente a Seul qualche giorno prima della partenza" racconta Elisa Zingoni. Fortunatamente, nessun allarme come spiega ancora la mamma: "I ragazzi sono dispiaciuti che finisca l'esperienza, ma gli organizzatori hanno fatto in modo di non creare allarmismo. Magari noi siamo in apprensione perché sono dall'altra parte del mondo ma i ragazzi cercheranno di trovare il meglio secondo la legge degli scout, sorridere e cantare anche nelle difficoltà. Ed è così che la stanno vivendo".
Il caldo iniziale e la grande umidità hanno sorpreso tutti, "sicuramente all'inizio è stata dura, ma il contingente italiano si era preparato da oltre un anno" continua Zingoni, "i primi giorni è stato un po' difficile abituarsi, ci sono stati disagi ma non emergenze. Sentirsi supportati ha fatto in modo che questi ragazzi continuassero appunto a sorridere e cantare".
Le comunicazioni sono poche ma bastano a tranquillizzare mamma Elisa: "Mia figlia mi scrive che si divertono, che va tutto bene e mi manda foto stupende. So che si sta divertendo e sta vivendo un'esperienza unica - continua Chiodini - gli Scout sono organizzati e stanno cercando di affrontare la situazione nel meglio dei modi. Dove si trovano non sta ancora piovendo, smonteranno il campo e si sposteranno, siamo stati rassicurati per messaggio". La mamma di Agnese, scout per molti anni, dice anche che è abitudine degli esploratori "godersi l'esperienza concedendosi di viverla senza telefoni". Dunque poche notizie ma niente panico: "Sono tranquilla, so come operano gli scout e qual è il loro modo di approcciarsi alle difficoltà. So che mia figlia è in buone mani - conclude Zingoni - sarà fatto il meglio per la sicurezza e per far vivere l'esperienza a ragazze e ragazzi".