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Viola Park, tramvia e il parco urbano: approvato il piano strutturale di Bagno a Ripoli

(foto Acf Fiorentina)

Urbanistica, il Consiglio comunale di Bagno a Ripoli approva in via definitiva il nuovo Piano strutturale e il Piano operativo. Nella seduta di ieri pomeriggio, i Piani hanno ricevuto il via libera della maggioranza dei consiglieri con 13 voti a favore (Gruppo Partito Democratico, Lista Cittadini di Bagno a Ripoli e consiglieri Riccardo Forconi e Vulpiani del Gruppo Misto) e due contrari (Cittadinanza Attiva e Gregorio Martinelli del Gruppo Misto). Bagno a Ripoli si dota così, a conclusione di un percorso avviato nel 2017, degli strumenti per delineare il futuro urbanistico del proprio territorio, prevedendone funzioni e destinazioni.

L’aggiornamento degli strumenti urbanistici ha avuto inizio alla fine del 2017 con una prima manifestazione di interesse, seguita nel 2018 dall’avvio del procedimento con tre successive integrazioni e a seguire un lungo percorso di partecipazione che anche grazie al supporto di una agenzia specializzata come Sociolab ha coinvolto decine di cittadini, associazioni, categorie economiche, portatori di interessi, parti sociali e professionisti.

Recupero dell’esistente, nuovo verde pubblico e servizi, mobilità ciclabile sono alcuni dei punti chiave del Piano. Il dimensionamento del Piano strutturale si attesta sul residuo del Piano precedente (106mila metri quadrati complessivi), con un decremento dei metri quadrati di nuova costruzione (scesi a 45mila da 63mila) e un aumento dei metri quadrati di recupero dell’esistente (saliti da 43mila a 61mila). Previsti 36mila metri quadrati di residenziale di cui oltre 27mila di recupero dell’esistente.

Le previsioni per l’area della Piana di Ripoli rappresentano il cuore dei nuovi strumenti urbanistici. Il nuovo Viola park della Fiorentina e l’arrivo della tramvia saranno accompagnati da nuove funzioni con destinazione mista e soprattutto dalla realizzazione del grande parco urbano lungo la tramvia fino alla Pieve e poi a Sorgane che con il giardino dei Ponti creerà un polmone verde di oltre 13 ettari. Un lavoro di ridefinizione dell’assetto complessivo della frazione capoluogo che ha avuto inizio con la volontà dell'amministrazione di localizzare il capolinea tramviario in via Granacci, favorendo la penetrazione di un’infrastruttura per la mobilità sostenibile nel centro abitato e la diminuzione dell’uso del mezzo privato in linea con l’idea di una città sempre più sostenibile, integrata e connessa in maniera ecologica. In quest’ottica, per incentivare il ricorso alla mobilità alternativa, rientra la previsione del bypass via Roma-via Fratelli Orsi, che accompagnerà al futuro parcheggio scambiatore del tram chi proviene da Osteria Nuova ma anche da Ponte a Ema.

Così come vi rientra la previsione del nuovo sistema di piste ciclabili che da Antella e Grassina si ricongiugeranno a Bagno a Ripoli a da qui a Firenze da un lato e a Pontassieve, passando da Rosano, dall’altro. Un “bici-plan” che rientra nella cornice complessiva del Piano della mobilità sostenibile redatto a livello metropolitano e allegato al nuovo Piano operativo, teso a migliorare la mobilità comunale e di conseguenza anche la qualità dell’aria.

La stessa frazione di Sorgane sarà oggetto di un imponente piano di rigenerazione urbana, per il quale a settembre è in previsione l’avvio di un percorso partecipativo che coinvolgerà i cittadini nella definizione delle funzioni future dell’abitato. Recupero dell’esistente, mobilità dolce, nuovi servizi pubblici saranno anche in questo caso le parole d’ordine per rivitalizzare e riqualificare il quartiere.

Altra operazione da sottolineare quella relativa alla riqualificazione di Antella, con l’ampliamento del parco della Resistenza e una previsione di residenziale notevolmente ridotta rispetto alle indicazioni originarie.

Tra le principali previsioni contenute nel Piano, spiccano gli investimenti dedicati all’educazione e all’edilizia scolastica, con i progetti per la realizzazione del nuovo polo educativo e didattico a Ponte a Niccheri, che con una nuova scuola per l’infanzia e un nuovo nido è pensato per servire soprattutto la fascia d’età da 0 a sei anni. Una vera e propria “rivoluzione” dolce delle infrastrutture dedicate alla scuola e alle nuove generazioni.

Altro punto cardine, lo sviluppo sostenibile delle attività produttive del territorio. Tra le previsioni la riorganizzazione dell’area artigianale di Vallina, il completamento della zona artigianale di Antella, un vero “piccolo grande” polo di eccellenze, oltre al consolidamento del polo produttivo del settore moda a Scolivigne.

Il Piano introduce importanti tutele del territorio rurale e la valorizzazione e l’incentivazione dell’attività agricola e agrituristica di qualità. Settore, quest’ultimo, che costituisce un’altra chiave di sviluppo sostenibile con un altissimo potenziale nel territorio.

Per quanto riguarda la frazione di Vallina, in particolare, sarà oggetto di una riqualificazione complessiva che si accompagnerà a quella del parco fluviale, dal quale passeranno le piste ciclabili messe a progetto, e si integrerà con il completamento della passerella ciclo-pedonale in corso di realizzazione sull’Arno, all’altezza di Compiobbi. Nella Valle dell’Arno, grande importanza è dedicata al recupero, in sinergia con il Comune di Firenze, del complesso delle Gualchiere di Remole, da lungo tempo dismesso. Inserita nel Piano una previsione di carattere culturale con funzioni e servizi museali, di convegnistica e il ritorno di botteghe artigianali nella parte sottostante l’edificio.

Tra i luoghi degradati che il Piano si prefigge di recuperare con interventi di rigenerazione urbana, compaiono anche l’area dismessa ex Omnes nel cuore del capoluogo, situata a cavallo degli istituti scolastici “Granacci” e Gobetti-Volta, cui sarà attribuita una nuova funzione residenziale. Solo gli ultimi contenitori oggetto di recupero da parte dell’amministrazione, dopo il recente progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area di Mondeggi, destinata a funzioni pubbliche e alla valorizzazione dell’attività agricola in collaborazione con la Città metropolitana di Firenze, il recupero della vecchia villa ex Enel con il Viola Park e quello della ex Fornace Brunelleschi, dove dopo l’abolizione delle previsioni di nuove abitazioni, sorge oggi il nuovo stabilimento di Fendi.

Le dichiarazioni

“Innanzitutto – dichiara il sindaco Francesco Casini - un ringraziamento a tutti i consiglieri e alla Commissione urbanistica che in questi anni, senza fermarsi nemmeno durante la pandemia, hanno svolto un lavoro imponente e fondamentale per arrivare alla definizione dei nuovi strumenti urbanistici al fianco degli uffici e al vicesindaco con delega all’urbanistica Paolo Frezzi. E soprattutto, un ringraziamento speciale per l’impegno e il lavoro agli uffici e alla direzione del settore Urbanistica, l’architetto Antonino Gandolfo”. “Allo stesso modo, il risultato di oggi è frutto di una partecipazione ampia e costruttiva da parte di tantissimi cittadini, imprese, associazioni, professionisti che hanno dato un contributo in termini di proposte durante le molte assemblee e la manifestazione pubblica di idee, contribuendo con le loro osservazioni a rendere migliore molte delle previsioni. Anche a loro va un ringraziamento sentito”, ha proseguito Casini.

“Quando abbiamo dato l’avvio al procedimento lo abbiamo fatto con un’idea di città precisa in mente - ha proseguito Casini –. Volevamo contribuire a creare una città che cresce e si sviluppa nel rispetto della propria identità, del patrimonio naturalistico e paesaggistico che la rendono così bella e apprezzata, ma senza pensare che queste qualità costituissero un pretesto per l’immobilismo e l’inerzia, bensì il valore aggiunto e il motore stesso di uno sviluppo sostenibile, attento all’ambiente, alla sua tutela e valorizzazione. È il nostro lascito”.

“Da qui – ha aggiunto il sindaco Casini - un Piano che valorizza i suoi centri urbani, che fa della riqualificazione e del recupero dell’esistente la sua cifra principale. Ci hanno dato dei cementificatori in questi anni, ma i numeri del Piano parlano chiaro: abbiamo ridotto caso mai le previsioni di nuova edificazione, da 63mila metri quadrati del vecchio Piano a 45mila. Abbiamo puntato sul verde, con il parco di Grassina, la realizzazione del nuovo parco di Sorgane, frazione che sarà oggetto di un grande progetto di rigenerazione urbana, e presto con l’ampliamento di quello di Antella. Sui recuperi dei luoghi degradati, a partire dalla ex Fornace Brunelleschi, dove al posto di 300 appartamenti oggi ha la sua casa una Maison internazionale che crea centinaia di posti di lavoro. Abbiamo disegnato una città che saprà muoversi in modo sostenibile, con la tramvia, con la bicicletta. Che valorizza le sue aziende, attrae nuovi investimenti, ma sempre con una progettualità attenta alle necessità del territorio e al paesaggio che le ospita. Potenziamo i servizi per le famiglie, pensiamo al futuro dei nostri bambini con nuovi insediamenti educativi. È l’idea di un territorio che non ha paura di guardare avanti e di cambiare, perché lo fa all’insegna della qualità e del rispetto”.

“Il percorso di revisione degli strumenti urbanistici iniziato nel 2017 con la manifestazione di interesse di cittadini e associazioni è arrivato al termine – ha dichiarato il vicesindaco con delega all’urbanistica Paolo Frezzi -. In seguito all’approvazione definitiva di oggi, il Comune dovrà adesso trasmettere il Piano alla Regione per la validazione finale, propedeutica alla pubblicazione degli atti sul Burt e – dopo 30 giorni – alla loro piena efficacia, che presumibilmente sarà dalla metà di settembre. Devo registrare un fatto molto politico e positivo, di questa ultima fase, che è stata la collaborazione concreta fra le amministrazioni durante la conferenza paesaggistica che ha portato a concordare l’integrazione e l’approfondimento di alcune previsioni e norme, senza arrivare a delle prescrizioni”.

Fonte: Comune di Bagno a Ripoli - Ufficio stampa

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