Riforma emergenza-urgenza e fragilità socio-economica: il punto in Regione
Garantire, nel percorso di attuazione del processo legato alla riforma del sistema regionale dell’emergenza-urgenza, la massima condivisione con le associazioni di volontariato, sollecitando le aziende unità sanitarie locali della Toscana ad adottare modelli omogenei affinché si realizzi lo stesso livello di coinvolgimento sin dalle prime fasi del percorso che porta alla stesura di nuove delibere o atti di indirizzo. E’ quanto chiede alla Giunta la proposta di risoluzione elaborata e votata questa mattina all’unanimità da tutti componenti della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana, guidata da Enrico Sostegni (Pd).
L’atto, che sarà discusso nel corso della seduta dell’Aula nel prossimo Consiglio regionale di settembre, fa seguito alle audizioni in Commissione delle associazioni di volontariato (Misericordie, ANPAS, Comitato Croce Rossa Toscana).
Esso impegna la Giunta a dare attuazione quanto prima all’implementazione degli autoveicoli di soccorso avanzato (a partire dalle automediche), con equipe sanitaria a bordo, più efficacemente in grado di replicare le competenze ospedaliere sul territorio. Chiede inoltre di adottare soluzioni in grado di favorire progressivamente la costituzione di un unico riferimento a livello regionale del sistema di emergenza sanitaria territoriale, capace di assicurare una gestione omogenea in termini di formazione, attuazione dei protocolli operativi, uniformità delle procedure e delle attrezzature.
Tra i punti della risoluzione anche l’avvio di un confronto con le aziende unità sanitarie locali affinché si possano trovare soluzioni per un ulteriore snellimento degli “oneri amministrativi”, con l’obiettivo di alleggerire i costi indiretti sostenuti dalle associazioni di volontariato ed i relativi adempimenti. Infine, quello di dare completa attuazione all’accordo sottoscritto nell’agosto 2022, tra la Regione Toscana e le associazioni di volontariato (Misericordia, Anpas) e la Croce Rossa Italiana, riguardo ai costi relativi al trasporto dell’emergenza-urgenza, valutando l’avvio di un percorso finalizzato ad aggiornarne i contenuti e a considerare la specificità delle postazioni dei territori montani, insulari, interni e disagiati che presentano parametri di costo diversificati rispetto alle aree urbanizzate.
Fragilità socio-economica, la proposta di risoluzione della Commissione sanità del Consiglio regionale
Rivedere, al temine del percorso di sperimentazione, i criteri relativi al trasporto di soggetti con fragilità socio-economica, rivolgendo particolare attenzione a quelli affetti da patologie oncologiche. E’ uno degli impegni richiesti alla Giunta nella proposta di risoluzione elaborata e votata questa mattina all’unanimità da tutti componenti della commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).
L’atto, che sarà discusso nel corso della seduta dell’Aula nel prossimo Consiglio regionale di settembre, richiama l’entrata in vigore del nuovo modello organizzativo del trasporto sanitario di emergenza territoriale, così come previsto dalla delibera della Giunta del 2022. Il documento fa seguito alle audizioni dei rappresentanti dell’Anci Toscana e del direttore generale della Sanità della Regione che si sono tenute in Commissione.
Esso impegna inoltre la Giunta a fornire un quadro certo dei finanziamenti dedicati al trasporto sociale e sanitario, prevedendo risorse aggiuntive rispetto a quelle attualmente assegnate alle Società della Salute e alle Zone Distretto. Chiede inoltre di procedere, nell’ambito del processo di riorganizzazione, a un’organica condivisione delle linee di indirizzo del nuovo servizio con tutti i soggetti coinvolti, al fine di giungere ad una omogenizzazione sull’intero territorio regionale, promuovendo un ulteriore snellimento degli iter burocratici, nonché a valutare un potenziamento delle capacità organizzative delle Società della Salute ed un ampliamento delle fasce Isee.
Infine l’atto impegna la Giunta a riferire alla Commissione consiliare a conclusione delle due fasi di sperimentazione (la prima prevista il prossimo 30 settembre e la seconda nel luglio 2024) su risultati e su eventuali criticità emerse in fase di implementazione del nuovo modello e relative ipotesi di modifica. In particolare, alla fine della prima fase, si chiede di fornire alla Commissione dati quantitativi e qualitativi sul numero dei soggetti oncologici richiedenti il servizio di trasporto e su quelli esclusi nonché i dati relativi al trasporto di persone disabili e portatrici di altre patologie.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa