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Referendum comunale Empoli, il Pci: "Contribuiremo alla raccolta delle 3.500 firme"

Venerdì 28 luglio è stato approvato il regolamento comunale che permetterà di raccogliere le firme per procedere al referendum abrogativo della delibera del 18 ottobre 2022 n° 93, con la quale l’amministrazione comunale di Empoli ha approvato l’operazione multiutility, con quotazione in borsa dei servizi pubblici.

Risulta singolare come il PD, tramite il segretario cittadino, cerchi di scaricare la responsabilità dei tempi lunghi per l'approvazione del regolamento sulle opposizioni. Certi personaggi imparano presto a mistificare i fatti e a propagandare come veri fatti tutto il contrario. Una bella faccia tosta!

In tutti i comuni del circondario è abitudine di chi amministra ignorare o tirare per le lunghe ciò che propone l'opposizione di sinistra e quella comunista. Come si può raccontare la favola che una forte maggioranza presente nel Comune di Empoli sia stata ostacolata dalla minoranza? Quando vogliono approvano di tutto in un batter d'occhi!

Va innanzitutto sottolineata l'importanza che questo strumento rappresenta in termini di democrazia e della possibilità del suo esercizio in una materia così delicata come la privatizzazione definitiva di servizi pubblici essenziali.

È fondamentale che tutti siano a conoscenza dell'importanza di questo referendum, per comprendere bene anche perché ci sono voluti più di sette mesi per la realizzazione del regolamento attuativo.
Evidentemente si è fatto di tutto per renderlo inefficace. Basterà a chiunque leggere gli atti del consiglio comunale, che sono pubblici, per accorgersi che la responsabilità del ritardo sta tutta in capo alla maggioranza, quindi al PD, che parla sempre di democrazia e partecipazione ma lavora per tutt'altro.

Il PCI contribuirà a raggiungere l’obiettivo delle 3500 firme nei tempi residui e risicati rimanenti, raccogliendo firme con propri banchini e materiale d'informazione. L'obiettivo è che la cittadinanza venga informata e si avvii un dibattito capillare nella città e nelle frazioni, cosa questa che ancora una volta spetterebbe all’amministrazione, ma che potrà avvenire solo grazie all’impegno dei cittadini e dei promotori del referendum.

I servizi pubblici essenziali che negli anni sono stati privatizzati sono tutti peggiorati in termini di costi. Se con la multiutility si arriverà alla finanziarizzazione, si darà l'ultimo colpo a quelli che dovrebbero essere beni comuni, ci sarà un ulteriore aumento dei costi per i lavoratori e i cittadini, e vantaggi milionari per pochi.

PARTITO COMUNISTA ITALIANO - Sezione Empolese Valdelsa

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