"Tari aumentata del 5%, rigettata nostra proposta di tagli"
“Una decisione che in questo momento di difficoltà per famiglie e imprese è inaccettabile. Invece di dare una mano ai cittadini l’attuale maggioranza ha deciso di aumentare le imposte comunali, rifiutando il confronto su soluzioni concrete e perseguibili che potevano scongiurare questi aumenti”.
Così Elisabetta Maccanti, consigliere comunale del gruppo Viviamo Santa Maria a Monte, commenta il voto di ieri (26 luglio) del consiglio comunale. All’ordine del giorno uno degli argomenti più delicati per un Comune: le tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti.
Da quest’anno i cittadini vedranno in bolletta un aumento medio del 5% rispetto al 2022, che può variare a seconda del numero di componenti del nucleo familiare e dei metri quadri dell’abitazione.
“Non è il momento di aumentare le imposte – ha detto Maccanti, che ha anche avanzato delle proposte alternative che avrebbero scongiurato gli aumenti -. Con il caro vita che stiamo attraversando il Comune aveva il dovere di dare un segnale di aiuto per le famiglie e le imprese. Non basta l’aumento dei generi alimentari e di tutto il resto: la maggioranza ha preferito aumentare le tasse piuttosto che accogliere una proposta di buon senso e funzionante, solo perché l’abbiamo avanzata noi di Viviamo”.
La critica dell’opposizione riguarda poi l’atteggiamento passivo tenuto dall’amministrazione: “Quando c’è il rischio di aumenti – hanno ricordato da Viviamo – un’amministrazione preparata e attenta si adopera in tutti i modi per scongiurare questa eventualità. Stavolta, invece, abbiamo assistito a un atteggiamento passivo, non si è visto il minimo sforzo da parte della maggioranza di evitare questi aumenti. Come se sulle tasche dei cittadini non pesassero.
Noi di Viviamo abbiamo formulato delle proposte alternative in consiglio comunale (prima non c’è stato modo di confrontarci) e abbiamo anche chiesto di rinviare di qualche giorno la discussione, in modo da poter verificare insieme la fattibilità di ciò che proponevamo. Non solo le nostre idee non sono state minimamente prese in considerazione, ma la maggioranza si è anche rifiutata di ritardare la discussione ‘per partito preso’. Questa maggioranza ha innalzato un muro ideologico che non fa altro che allontanare la soluzione dei problemi. Dove sono finiti tutti quei proclami di collaborazione e disponibilità tanto sbandierati in campagna elettorale?”.
Maccanti e Parrella, infatti, hanno proposto una serie di iniziative e sgravi che avrebbero impedito l’aumento della Tari, se accettate. “Abbiamo proposto di sostituire alcuni servizi oggi effettuati dagli operatori di Geofor con i percettori di reddito di cittadinanza. Ci sono persone – spiega Maccanti – che sarebbero ben contente di rendersi utili per la comunità, e questo permetterebbe al comune di risparmiare su servizi onerosi, come lo spazzamento, per esempio, che costa a tutti i santamariammontesi circa 30mila euro. Si tratta di una possibilità che avevamo già vagliato ed è giunto il momento di concretizzarla”. Ancora, per scongiurare gli aumenti “si potrebbe fare un bando per la sponsorizzazione dei sacchi della raccolta differenziata – spiega la capogruppo di Viviamo -. Questo format è già stato utilizzato in altri ambiti e ha sempre funzionato. Per le aziende e gli operatori economici sarebbe un modo veloce per entrare nelle case di tutti i cittadini e, in cambio, i cittadini avranno delle bollette più basse”.
“Si potevano anche introdurre altre risorse di bilancio per calmierare la tariffa – spiegano dall’opposizione -, come è stato fatto con i 22mila euro serviti a organizzare il terzo giro di organico per l’estate. E poi, è sempre utile una generale revisione della spesa per ottimizzare i costi dei vari servizi: in passato è stato fatto e abbiamo recuperato somme significative”.
Dall’ex sindaco Parrella, invece, arriva la proposta di introdurre un bonus nascita per tutti i nuovi nati del 2023. Si tratterebbe di 80 euro da scontare sulla bolletta Tari, “come contributo del Comune, sempre nell’ottica di sostenere i cittadini” ha spiegato Parrella.
“Proposte concrete e facilmente attuabili – concludono Maccanti e Parrella -, ma scartate a prescindere senza alcuna possibilità di confronto perché provenivano dalla parte sbagliata. Una maggioranza che, pur di non confrontarsi con le minoranze, preferisce tirare una zavorra sui cittadini è una maggioranza miope e dannosa, perché antepone interessi politici di parte al bene della comunità”. Eppure, l’ex assessore all’ambiente e l’ex sindaco rivendicano di non essere proprio le ultime della classe in materia di ambiente e rifiuti: è sotto la guida di Parrella e Maccanti, e grazie al lavoro degli uffici, che Santa Maria a Monte ha assistito per dieci anni a una riduzione delle tariffe, come ha confermato la stessa Del Grande durante il consiglio comunale. “Per questo è incomprensibile e inaccettabile l’atteggiamento di chiusura del sindaco”, conclude Maccanti.