Tribunale di Empoli, Fratelli d'Italia ci prova ancora ma da Pisa Forza Italia è in disaccordo
Si torna a parlare della questione tribunale di Empoli, che nel febbraio scorso aveva subito una frenata. Infatti, all'interrogazione parlamentare del deputato leghista Edoardo Ziello sull'istituzione del tribunale empolese separato da Firenze, e con il coinvolgimento territoriale del comprensorio del Cuoio, ci fu risposta negativa dal ministro della Giustizia Carlo Nordio (Qui la notizia). Adesso però, dopo un nuovo incontro a Montecitorio riportato su La Nazione, la palla sembra essere di nuovo in campo. Ma se da una parte la sezione empolese di Fratelli d'Italia porta avanti il progetto, sostenuto anche dalle istituzioni del territorio, da Pisa Forza Italia non è dello stesso parere.
Il quotidiano oggi, 21 luglio, parla di un colloquio dei giorni scorsi tra i consiglieri comunali empolesi di FdI Andrea Poggianti e Simona Di Rosa, della deputata Chiara La Porta e dell'avvocato Roberto Nannelli dell'associazione per il tribunale di Empoli con il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. Da quanto emerso, la maggioranza parlamentare di Fratelli d'Italia avrebbe in mente una legge delega da sottoporre al Governo per riaprire il prossimo anno, almeno 4 tribunali da nord a sud dell'Italia. Dal profilo facebook di Fratelli d'Italia Toscana, viene posto l'accento sull'incontro definito "molto proficuo". "A servizio di 250mila abitanti distribuiti su un'area di 15 comuni tra l’Empolese - Valdelsa (Firenze) ed il Comprensorio del Cuoio (Pisa), il tribunale di Empoli avrebbe un bacino più grande delle province di Grosseto e Massa-Carrara, o uguale addirittura a quella di Siena" si legge sulla pagina social. "Firenze e Pisa sono rispettivamente all’ultimo ed al penultimo posto tra i tribunali toscani per rapidità di risposta alle esigenze di giustizia. Riaprire, dopo il taglio lineare dei tribunali del Governo Monti, un presidio di scarico a Empoli sarebbe di aiuto al sovraffollamento delle attuali sedi giudiziarie e risponderebbe ad una domanda di servizi più vicini a cittadini ed a imprese, particolarmente concentrate in questa zona baricentrica della Toscana".
Allo stesso tempo, da Forza Italia Pisa, arriva per voce del coordinatore provinciale Raffaella Bonsangue il commento alla notizia. Sulla vicenda in linea con la riforma della geografia giudiziaria, Bonsangue cita l'interrogazione suscitata dalla preoccupazione per le ricadute territoriali dell'eventuale riapertura del tribunale sulla provincia di Pisa, aggiungendo: "Il tribunale di Empoli dovrebbe, addirittura, ricomprendere nel proprio ambito di competenza territoriale i Comuni pisani del Comprensorio (Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull'Arno e San Miniato). Inoltre l’istituzione del tribunale ad Empoli non avverrebbe a "costo zero" poiché comporterebbe l’istituzione di una serie di strutture come gli uffici degli Ufficiali giudiziari o della Procura della Repubblica con annesso ufficio della Polizia giudiziaria, che implicherebbero un’inevitabile moltiplicazione di costi, del tutto ingiustificabili. Senza dimenticare l’accessibilità a quell’area già gravata di una viabilità critica di cui si denuncia la pericolosità da anni e che rimane, senza risposta e senza soluzione, da parte della Regione Toscana". Quella del tribunale, dunque per Forza Italia, "è una partita che riguarda la nostra comunità, quella che vive, lavora e imprende sul nostro territorio. Se è al territorio e alla sua rappresentanza, perché non riaprire il Tribunale di Pontedera, che servirebbe i servizi giudiziari di un'area più ampia. Senza dimenticare una vecchia battaglia, mai dimenticata, per l’istituzione, a Pisa, di una sezione distaccata della Corte d’Appello" conclude Bonsangue. "Quello della giustizia è un tema da sempre caro, a noi di Forza Italia e ci stiamo impegnando per una vera riforma del settore, al servizio dei cittadini. Nel fare questo, ci rendiamo disponibili a recepire ogni contributo utile da parte degli operatori del sistema giudiziario, degli Ordini professionali, e dalle istituzioni, per perseguire un obiettivo che porterebbe beneficio alla provincia di Pisa, e non solo".